Siria: ministro degli Esteri turco, vicini ad un accordo per il cessate il fuoco

Mercoledì, 28 Dicembre, 2016 - 17:00

Turchia e Russia sono vicine a mediare un nuovo accordo di cessate il fuoco tra il governo e i gruppi di opposizione in tutto il territorio della Siria. Lo ha detto oggi ai giornalisti turchi il ministro degli Esteri di Ankara, Mevlut Cavusoglu, confermando dunque quanto anticipato in precedenza dall'agenzia di stampa turca "Anadolu".

Secondo il quotidiano turco "Hurriyet" dalla tregua potrebbero essere escluse le Unità di protezione dei popoli (Ypg), il braccio armato dei curdi siriani del Partito dell'Unione democratica (Pyd), milizie sostenute dagli Usa ed estremamente "efficienti" contro lo Stato islamico (Is), ma considerate fuorilegge dalle autorità turche per i presunti legami con il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk). "Stiamo ancora lavorando su questo. L'accordo potrebbe essere attuato da un momento all'altro. Si tratta di ampliare il cessate il fuoco. Stiamo anche lavorando per una soluzione politica negoziata", ha detto Cavusoglu. 

L'accordo è stato trasmesso al governo di Damasco e all'opposizione. Se accettata, la tregua entrerà in vigore dalla mezzanotte di oggi. Il processo e' considerato come un importante passo in vista dei colloqui inter-siriani proposti da Russia e Turchia che si terranno ad Astana, in Kazkhstan, a metà gennaio sotto gli auspici di Mosca, Ankara e Teheran. Cavusoglu ha detto che lo Stato islamico e il Fronte al Nusra sono stati menzionati ai sensi della risoluzione del Consiglio di Sicurezza 2254. Non è chiaro se nella lista degli "esclusi" dalla tregua ci saranno anche i miliziani di Fatah al Sham, ex Fronte al Nusra.

Secondo l'emittente televisiva "Cnn Turk", che cita fonti diplomatiche turche, anche l'Iran è stato incluso nell'accordo per il cessate il fuoco e "ci saranno sanzioni in caso di violazioni". Rispondendo a una domanda sul ruolo di Teheran nella tregua, Cavusoglu ha detto che "l'Iran dovrebbe influenzare i gruppi sciiti, in primo luogo Hezbollah". Il movimento sciita libanese di Hezbollah è presente accanto all'esercito siriano nella lotta allo Stato islamico. Il Cremlino, finora, non ha voluto commentare le notizie sulla tregua.

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