Siria: De Mistura, per Trump la priorità è la lotta allo Stato Islamico. Possibile una sinergia con Putin
L'intenzione del presidente eletto degli Usa, Donald Trump, è "dare priorita' assoluta alla lotta contro il Daesh (acronimo arabo per lo stato islamico-Is)". Lo ha detto oggi a Bruxelles l'inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria, Staffan De Mistura, intervenendo ad un'audizione della Commissione Esteri dell'Europarlamento.
"Nessuno dira' di essere in disaccordo con lui su questo punto", ha osservato De Mistura, secondo cui "una joint venture con (Vladimir) Putin (sul contrasto al Daesh) e' un'opzione". Secondo De Mistura, comunque, si può sconfiggere l'Is "soltanto se si sceglie una forma di governo siriano inclusiva". L'Is si è infatti "nutrito della rabbia e della frustrazione delle comunita' escluse", ha osservato De Mistura mettendo in guardia su questo punto: "In Siria - ha detto - la maggioranza sunnita si sente esclusa".
De Mistura, parlando di Aleppo, ha detto che è impossibile sapere "quanto reggera'" dal momento che "ci sono sempre più movimenti sul fronte militare". Difficile fare pronostici sul futuro scenario. "E' cambiata l'amministrazione americana. Arriva un nuovo segretario Onu (il portoghese Antonio Guterres) che sappiamo essere molto attivo. Tutto questo - ha ricordato De Mistura - avverra' a gennaio".
Secondo l'inviato dell'Onu per la Siria, quindi, "tra oggi e il 20 gennaio potrebbero succedere molte cose, ad esempio potrebbe cadere Aleppo". In tal caso l'attuale governo siriano potrebbe dire che la guerra è finita e che è giunto il momento di organizzare una conferenza di pace. De Mistura ha avvertito che, in ogni caso, "bisogna che tutti rispettino la roadmap contenuta nella risoluzione Onu per una transizione politica".