Presidenziali USA: attacco durissimo del Wall Street Journal alla coppia Obama-Clinton

Giovedì, 3 Novembre, 2016 - 13:00

Il Wall Street Journal ha lanciato stamattina un durissimo atto d'accusa contro Obama e la Clinton: "Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, non è candidato alle elezioni presidenziali di martedì prossimo, che eleggeranno il suo successore. Gli elettori - si legge in un editoriale -  giurerebbero però il contrario, a giudicare dalla sua indefessa attività di lobbying in favore delle candidata democratica Hillary Clinton".

Il WSJ ha stigmatizzato pesantemente l'attuale inquilino della Casa Bianca per aver attaccato a testa bassa, e con la medesima retorica della Clinton, il direttore dell'FBI.

Secondo l'autorevole quotidiano finanziario Obama non e' entrato nel merito delle centinaia di e-mail pubblicate da WikiLeaks che contengono rivelazioni in merito al traffico di influenze operato dai Clinton tramite la loro fondazione benefica; nè ha fatto riferimento al merito dello scandalo sulle e-mail del dipartimento di Stato che ha per protagonista la candidata democratica. Obama "ha anzi assolto Clinton da ogni responsabilità pur non conoscendo quali siano gli elementi probatori a disposizione dell'Fbi".

"Quello del presidente uscente è stato insomma un palese invito agli elettori statunitensi a ignorare le gravi incognite che pesano su Clinton e sul suo operato, e ad eleggerla comunque presidente degli Stati Uniti. Il suo - ha accusato il giornale - è stato un intervento gravemente inappropriato in un caso di rilevanza penale". Un comportamento reiterato che Obama aveva già tenuto "nell'ottobre 2015 e nell'aprile 2016, quando affermò che le azioni di Clinton non erano state dettate da alcun intento malevolo". i Democratici,  per il Wall Street Journal, "non hanno alcun titolo per contestare all'Fbi eventuali scelte irrituali in punta di diritto".

Per i più maliziosi questo articolo in prima pagina, ripreso da tutti i media americani, segnalerebbe il riposizionamento di Wall Street a favore di Donald Trump, che vola nel consenso degli elettori a pochissimi gioni dal voto dell'8 novembre prossimo.