LE ARMI CHIMICHE DELLA LIBIA SONO PROBABILMENTE NELLE MANI DELL’ISIS
Le armi chimiche della Libia prodotte sotto il governo di Muammar Gheddafi potrebbero essere nelle mani dell’ISIS. Lo ha annunciato l'ufficiale dell'esercito libico ed un esperto militare Mohammed Maydzhub.
"I terroristi molto probabilmente hanno avuto accesso alle scorte di iprite (un gas tossico altamente dannoso utilizzato come arma chimica, ndt), perché ne sono state trovate grandi riserve a sud di Sirte, città che per lungo tempo è stata sotto il controllo dell’ISIS", ha detto Mohammed Maydzhub.
L'uso di questo gas da parte dei militanti dell’ISIS è stato confermato da esami medici forensi effettuati dall’Esercito Siriano, che ha combattuto contro questi gruppi terroristici.
L'ufficiale ha aggiunto che l’ISIS potrebbe trasferire le riserve di gas iprite ai militanti di "Boko Haram" in Africa o ad altri gruppi nella regione.
Ricordiamo che una settimana fa un portavoce della Casa Bianca, John Kirby, durante una conferenza stampa, ha sostenuto che gli Stati Uniti conoscono i luoghi di stoccaggio delle armi chimiche prodotte da Gheddafi e che queste erano sotto lo stretto controllo delle agenzie di difesa di Washington. Tuttavia non si può dire che Kirby abbia sbagliato nel dire ciò, solo che non ha detto esattamente come la Casa Bianca intende sbarazzarsi di quelle riserve. È probabile che l’abbia già fatto o che lo farà prossimamente trasferendolo il gas nelle mani dei propri alleati della cosiddetta "opposizione moderata" in Siria.