Il Gambia rientra nel Commonwealth
Il segretario agli Esteri del Regno Unito, Boris Johnson, riferisce il quotidiano britannico "The Times", incontrerà oggi in Gambia il neopresidente Adama Barrow e darà al paese africano il bentornato nel Commonwealth, dopo quattro anni.
È la prima visita di un ministro degli Esteri britannico nello Stato dell'Africa occidentale; Johnson sosterrà che la Gran Bretagna sta "espandendo la sua influenza e attività nel mondo", per rafforzare le relazioni con paesi esterni all'Unione Europea e rilanciare il Commonwealth.
Barrow è un imprenditore sconosciuto che si è imposto per le sue promesse di garantire un'istruzione gratuita e un'assistenza sanitaria accessibile e di mettere fine agli abusi dei diritti umani e alla repressione degli oppositori; nel suo programma politico c'era anche il rientro nel Commonwealth. Nato in Gambia poco prima della dichiarazione di indipendenza dal Regno Unito, nel 1965, Barrow ha studiato Oltremanica e ha lavorato come addetto alla sicurezza nei magazzini Argos di Londra per poi tornare nel suo paese nel 2006 e creare una società immobiliare. A dicembre, sostenuto da otto partiti di opposizione, ha vinto le elezioni, primo ad arrivare al potere pacificamente dall'indipendenza, mettendo fine al regime di Yahya Jammeh, iniziato nel 1994 con un colpo di Stato; Jammeh, ora in esilio in Guinea Equatoriale, aveva ritirato il Gambia dal Commonwealth nel 2013 definendolo "un'istituzione neocoloniale".
Johnson farà quindi tappa in Ghana, dove incontrerà il presidente Nana Akufo-Addo; sicurezza, sanità e turismo saranno i temi del colloquio. Il capo della diplomazia britannica, infine, ha annunciato che 700 milioni di sterline del bilancio degli aiuti internazionali saranno destinati a finanziare un nuovo fondo "pro democrazia" per i paesi ex sovietici e del Medio Oriente.