I creditori sono venuti in Grecia per prenderla

Martedì, 13 Settembre, 2016 - 11:00

In Grecia è arrivata una delegazione delle istituzioni finanziarie internazionali, composta da rappresentanti della Commissione europea, la Banca centrale europea e il Fondo monetario internazionale. Lo scopo principale della visita è quello di negoziare con le autorità della Grecia per quanto riguarda la privatizzazione delle imprese statali e il trasferimento della seconda tranche di aiuti finanziari per un importo di 2 milioni di euro. Esso è destinato per il pagamento del debito pubblico e del servizio del debito.

Si sono svolti i negoziati tra la delegazione e il ministro delle Finanze della Grecia, Euclid Tsakolotosom. Una fonte di alto livello ha affermato che durante la riunione di due ore, i lati non sono riusciti a trovare un compromesso, ma "sono stati vicino ad esso". Abbiamo saputo anche che la Grecia è pronta a dare  il 5% delle azioni della compagnia di telecomunicazioni Hellenic.

Ricordiamo che le vertenze principale sono circa la possibilità di privatizzazione della compagnia dell'acqua. Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha sottolineato che lo Stato può trasferire solo una quota di minoranza, perché le aziende dell’acqua devono essere gestite dal governo.

In aggiunta, in Grecia ci sono tenute le manifestazioni di massa a causa della privatizzazione della società di distribuzione di energia elettrica, la metropolitana di Atene, l'aeroporto che già è trasmesso sotto il controllo di un consorzio dei investitori tedeschi e asiatici e la compagnia telefonica. Inoltre, la complessità è che una parte della compagnia telefonica è già gestita della Germania e i risultati dei negoziati dipenderanno da parte tedesca.

In programma un altro incontro della delegazione con il Ministero dell'Economia George Statakisom. Ai colloqui si unisce il capo della missione del FMI ad Atene, Delia Velkuseku.

Si prevede che verrà creato il Consiglio di Sorveglianza del Fondo di privatizzazione e programmata “la mappa stradale” della trasmissione di principali aziende statali nelle mani degli investitori stranieri.