GERMANIA: MENO AIUTI SOCIALI AGLI STRANIERI, MA SOLO SE CITTADINI UE

Lunedì, 10 Ottobre, 2016 - 12:45

Continua la politica schizzofrenica dell'esecutivo guidato da Angela Merkel sul tema immigrazione. Mentre si persiste nella politica di massima accoglienza nei confronti di rifugiati ed immigrati extraeuropei, il governo federale tedesco progetta di limitare drasticamente il diritto di assistenza sociale o l’accesso all'Hartz IV agli stranieri provenienti dall'Unione europea. Il ministro del Lavoro e degli Affari sociali, Andrea Nahles (Spd), alla fine dello scorso anno aveva annunciato un disegno di legge in tal senso per tentare di prevenire l’immigrazione volta a sfruttare il sistema di assistenza sociale tedesco. Il ministro degli Interni, Thomas de Maizière (Cdu), ha spinto per allargare ulteriormente la proposta del ministero del Lavoro, allungando così i tempi dei lavori. Ora una portavoce della Nahles ha annunciato che il Governo è pronto e adotterà rapidamente la nuova legge: forse già dalla prossima settimana, essendo stato superato uno scoglio dovuto ad una sentenza del Tribunale federale sociale che aveva concesso agli stranieri provenienti dalla Ue, con soli 6 mesi di soggiorno, il diritto all’assistenza sociale. I costi extra, sostenuti per queste ragioni, sono stati calcolati dalle autorità amministrative federali in circa 800 milioni di euro. La Cancelliera tedesca Angela Merkel ha sostenuto la politica del suo ministro del Lavoro. La Corte di giustizia europea ha deciso nel settembre 2015 che solo chi ha lavorato più di un anno in Germania ha diritto agli aiuti sociali, ai sensi del diritto tedesco. Il Tribunale sociale di Mainz, al contrario, ha stabilito che è incostituzionale far venire meno gli aiuti a quanti arrivati da almeno tre mesi in Germania e in cerca di lavoro, pertanto ha fatto ricorso alla Corte costituzionale a Karlsruhe