Ex vice primo ministro della Turchia incontra Bashar al-Assad

Martedì, 29 Marzo, 2016 - 16:30

L’ex ministro di stato ed ex vice Premier della Turchia, Şükrü Sina Gürel, da Beirut, dove vive già da 37 anni, si è diretto a Damasco per incontrare il presidente siriano Bashar al-Assad.

Gürel ha raccontato a Sputnik Türkiye come si è svolto l'incontro.

"Qualcuno doveva fare il primo passo e aprire, finalmente, un canale di politica estera con la Turchia, che per tanto tempo è stato chiuso. Sono andato in Siria nella speranza che questo problema potesse essere risolto. Durante l'incontro con il presidente siriano Bashar al-Assad, l'ho informato del fatto che io non sono il rappresentante di nessuno. Si tratta di un passso indipendente con il solo scopo di dimostrare buone intenzioni."

"Credo che sia necessario fare questi passi nei confronti di Iran e Russia. Gli stati della regione devono sostenere la cooperazione tra di loro. Anche il grande ruolo della Russia negli avvenimenti della regione. Penso che l'Iran, la Siria, la Turchia e la Russia abbiano bisogno di mantenere costantemente canali di comunicazione tra di loro."

"Sono convinto che la realtà dell'attuale periodo, le nuove situazioni che sorgono nella regione, mostrano a tutti i giocatori quali mosse e azioni sono corrette. Questo è inevitabile."

"Durante il colloquio con Assad, rispettosamente, senza il benché minimo affronto o aggressività nei confronti dei suoi oppositori, ha passato un importante messaggio alla Turchia, a tutto il popolo turco. Egli ha detto che il fattore chiave più importante, che non deve essere dimenticato, è il mantenimento e lo sviluppo di rapporti di amicizia e di buon vicinato. Credo che questo sia un segnale positivo e molto importante. Sono convinto che della correttezza di queste parole non sia consapevole soltanto il popolo turco, ma anche l'amministrazione del paese."

"Ritengo che la crisi nella regione a poco a poco si risolverà. È necessario capire che il separatismo nella regione mediorientale creeranno un effetto domino. Gli stati della regione hanno bisogno condurre una politica congiunta, orientata al mantenimento dell'integrità dei loro territori. È questa la soluzione del problema".