Etiopia: 11.000 gli arresti da quando è in vigore lo stato d'emergenza
Le autorità hanno arrestato oltre 11mila persone da quando l'Etiopia ha proclamato lo stato d'emergenza a inizio ottobre, per le violenti proteste nel Paese. Lo ha affermato la tv di stato.
L'Etiopia è stata attraversata da una crisi politica per circa un anno, con frequenti 'vampate' di violenza da parte di manifestanti antigovernativi che le autorità hanno violentemente represso.
"Circa 11.607 persone sono state finora detenute in sei prigioni, 347 delle quali donne, in relazione allo stato d'emergenza proclamato nel Paese", ha dichiarato il presidente della Commissione inquirente dello stato d'emergenza, Taddesse Hordofa, in un comunicato trasmesso da Ebc. Hordofa ha snocciolato un lungo elenco di reati che vanno fa reati seri come "attacco alle forze di sicurezza con utilizzo di armi da fuoco" o "omicidio di civili e membri delle forze di sicurezza" a quelli meno gravi di "interruzione di pubblico servizio" e "intralcio al traffico dei vicoli". Si tratta di un consistente aumento rispetto ai 2.500 arresti che il governo del primo ministro etiope, Hailemariam Desalegn, aveva annunciato alla fine di ottobre.
Lo stato di emergenza di sei mesi è stato proclamato il 9 ottobre, un'iniziativa senza precedenti dell'attuale governo, al potere da 25 anni.