Il multipolarismo come necessità imperiale e mitogonica
Mi scuso per la mia scarsa pronuncia perché non padroneggio la lingua inglese. Tuttavia, mi impegno per i prossimi incontri a studiare il francese, una lingua che mi affascina.
Mi scuso per la mia scarsa pronuncia perché non padroneggio la lingua inglese. Tuttavia, mi impegno per i prossimi incontri a studiare il francese, una lingua che mi affascina.
La vittoria dell'ideologia liberale nel XX secolo è avvenuta attraverso la distruzione dell'Europa continentale e l'affermazione dell'impero anglosassone per mezzo di tre guerre civili europee (due calde e una fredda), che hanno sempre avuto come principale teatro di conflitto la Mitteleuropa. Inoltre, queste guerre hanno portato prima al depotenziamento dell'Europa, che fino ad allora era stata all'apice del potere mondiale, e infine all'inizio della globalizzazione unipolare a guida americana e all'universalizzazione dei valori liberali. Nei confronti di questa globalizzazione a guida americana, l'Europa atlantica ha agito come testa di ponte.
Molti parlano già di multipolarismo come di un processo pienamente avviato, in realtà siamo ancora in una fase di transizione che la diplomatica russa Marija Chodynskaja Goleniščeva ha brillantemente definito qualche anno fa come "dualismo policentrico": "L'unipolarismo e l'unipolarismo pluralista (quello che gli americani chiamano multilateralismo), modelli tipici degli anni Novanta e dei primi anni Duemila, cominciano a cedere il passo all'ordine mondiale policentrico.
Il concetto di Chaos è molto profondo e richiede una lettura completa. Lo sto studiando nelle antiche culture e nelle sue interpretazioni contemporanee. Chaos è lo stato di un mondo che precede l’Ordine. Questo è essenziale. Q
”Populismo” significa etimologicamente assumere il “popolo”come un’entità astratta, un Uno, farne un’ente di ragione, magari sulla base di sue presunte origini, di una sua “arcaica” natura etnico-culturale, di una sua identità meta-storica se non anti-storica. I populisti iniziano sempre con operazioni di questo tipo.
Nell’autentica opera d’arte non si effettua, secondo Heidegger, una mimesis – riproduzione descrittiva – della realtà, come nella prospettiva medievale scolastica di corrispondenza (omoiosis, adaequatio) fra l'ente e la sua commisurata rappresentazione, bensì «nell'opera è in opera l'apertura dell'ente nel suo essere, il farsi evento della verità».
Il liberalismo è essenzialmente razzista. Si impone come qualcosa di universale e obbligatorio, essendo il prodotto dell'esperienza storica della società occidentale moderna. L'ideologia dei diritti umani è anch'essa razzista, affermando l'individuo (concetto liberale) come unica strada per comprendere la natura umana. Anche la schiavitù è un fenomeno moderno. Nel Medioevo Cristiano essa era assente. È iniziata con il passaggio dalla società tradizionale alla modernità, al capitalismo e al liberalismo. Il liberalismo è un'ideologia razzista e totalitaria che pretende di darci la libertà ma instaura la schiavitù.
L’antifascismo militante fu in un certo qual senso propedeutico a legittimare e a conferire agibilità alla teoria, di matrice centrista e governativa, degli opposti estremismi e, contemporaneamente, contribuì, ennesimo caso di eterogenesi dei fini intrinseco alla prassi del frammentato movimento internazionale dei lavoratori, a gettare discredito sull’intera area politica della sinistra che l’opinione pubblica moderata tendeva ormai semplicisticamente a equiparare alle frange staliniste interne ai servizi d’ordine dei gruppi extraparlamentari.
Una Grande Europa nel contesto generale di un mondo multipolare è concepita come circondata da altri grandi territori, che basano le loro rispettive unità sull’affinità delle civiltà. Così possiamo postulare l’eventuale comparsa di un Grande Nord America, di una Grande Eurasia, di una Grande Asia Pacifica e, in un futuro più lontano, di un Grande Sud America e di una Grande Africa.
Il mondo moderno è un’anomalia. Esso è regressione e degenerazione. La Verità deve essere ricercata nei miti, simboli, leggende, culti e riti che riconducono alla patria iperborea dell’umanità