UE24: il Centro può resistere nonostante i guadagni della Destra

24.08.2023
La crescita della Destra va a scapito dei Verdi europei, in quanto gli elettori voltano le spalle all'appiattito Green Deal europeo.

Le fazioni populiste e nazionaliste del Parlamento europeo, composto da 705 membri, dovrebbero guadagnare un modesto numero di 38 seggi, mentre i sondaggi suggeriscono un crescente slancio a destra in vista delle elezioni europee del prossimo anno.

Secondo il "sondaggio dei sondaggi" di POLITICO, il gruppo conservatore dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR), che rappresenta partiti come Fratelli d'Italia della Meloni e il polacco PiS, sarà il principale beneficiario dell'ondata populista europea, con una previsione di 23 seggi, a pari merito con il gruppo federalista Renew.

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Anche il partito di destra Identità e Democrazia (ID) registrerà guadagni sostanziali, soprattutto grazie all'esplosione del sostegno all'AfD in Germania. Il sondaggio prevede che l'ID salga da 62 a 77 seggi, nonostante le perdite previste per il suo contingente italiano della Lega.

L'avanzata della destra populista e conservatrice avviene a spese dei Verdi europei, che dovrebbero perdere 48 degli attuali 72 seggi, poiché gli elettori voltano le spalle all'accordo dei Verdi europei, in fase di esaurimento, e persino le fazioni centriste del Parlamento europeo iniziano a ridimensionare la retorica verde a meno di un anno dalle elezioni.

Nonostante l'aumento della destra, il centro-sinistra e la destra europei tradizionali rimarranno forti sotto forma del Partito Popolare Europeo (PPE) e dei Socialisti e Democratici (S&D), che rimarranno rispettivamente il primo e il secondo partito.

La tradizionale alleanza del centro europeo tra PPE, S&D e Renew sembra avere i numeri per continuare, se questo sondaggio è credibile.

Tuttavia, abbondano le speculazioni sulla possibilità che il PPE o S&D abbandonino la loro tradizionale politica di cooperazione legislativa per cercare partner più ideologici a destra e a sinistra. Il PPE è stato criticato per aver abbandonato l'agenda verde che ha dettato il calendario legislativo europeo dal 2019 e il Presidente del PPE Manfred Weber è noto per aver corteggiato i partiti dell'ECR, nonostante un battibecco molto pubblico con il PiS, partito polacco dell'ECR, durante la campagna elettorale polacca in corso.

Pur avendo un ruolo relativamente debole nel processo legislativo rispetto ai parlamenti nazionali, il Parlamento europeo ha comunque un ruolo cruciale nella formazione della prossima Commissione europea, con il posto di Presidente della Commissione attualmente occupato da Ursula von der Leyen del PPE.

Una variabile aggiuntiva in qualsiasi contrattazione post-elettorale sarà il ruolo dei 12 eurodeputati ungheresi di Fidesz, attualmente non allineati dopo la loro uscita dal gruppo del PPE a causa dell'opposizione di Budapest all'immigrazione di massa.

Fonte: europeanconservative.com

Traduzione di Costantino Ceoldo