SU-30 contro Rafale: comprare o non comprare
26.08.2020
Dalla metà del secolo scorso, quando il sub-continente indiano ha ottenuto l'indipendenza dal Raj britannico, l'India ha una tendenza mentale verso le armi russe, specialmente nel dominio dell'aviazione militare. Questa idea è stata rafforzata attraverso una misura di emergenza del governo indiano per una cinquantina di squadroni di forza aerea, in seguito ridotti a 45 dopo l'umiliazione nella guerra del 1962 da parte della Cina in Himalaya. L'India ha trovato nell'Unione Sovietica un fornitore di aerei moderni pronto e disponibile. L'allora Unione Sovietica collaborò per rafforzare l'IAF con l'arsenale pronto di MiG e Sukhoi.
Con l'avvento della 4a generazione di aerei da combattimento alla fine degli anni novanta, si sentì la necessità di aggiornare la flotta IAF con l'allora top di gamma Sukhoi Su-30, ovvero il Su-30MKI per la versione indiana. Ci sono stati molti aggiornamenti, dalla versione iniziale senza canard degli anni '90 ai motori turbofan AL-31FP degli anni 2000 come pure molteplici miglioramenti nell’avionica e armi francesi e israeliane fino ai giorni nostri. Con questi miglioramenti, il jet è passato da un aereo da caccia di generazione 4 ad uno di generazione 4+. La differenza tra le generazioni è dovuta principalmente all'introduzione di avionica di fascia alta e pacchetti radar, in cui il Sukhoi si è evoluto notevolmente dai suoi umili inizi a metà degli anni '90.
Guardando la gamma di impieghi del velivolo, il Flanker è considerato una piattaforma aerea onnicomprensiva in grado di generare capacità omnidirezionali proprio come il Rafale che IAF ha recentemente iniziato ad acquisire. Il comunicato stampa della società aerospaziale indiana Hindustan Aeronautics Limited (HAL) afferma di aver completato la produzione su licenza di 272 aerei da combattimento multiruolo Sukhoi Su-30MKI.
Per quanto riguarda l'avionica, l’MKI se la cava bene in confronto alla capacità del radar N011M, un array radar passivo a scansione elettronica. Da parte dell'IAF c'è l'intenzione di aggiornarlo alla versione IRBIS-E Stealth Hunter, vediamo fino a che punto si spinge questo interesse. Il SU-30 MKI svolge molteplici ruoli: dal bombardamento strategico al combattimento d'attacco ed è un velivolo per tutte le stagioni che può colpire obiettivi su terra e mare con precisione millimetrica di giorno e di notte; con due motori a post-combustione, il caccia biposto multiruolo può essere utilizzato contemporaneamente come intercettore aria-aria, bombardiere e addestratore. È in grado di raggiungere una velocità massima di Mach 2 con una velocità di salita massima di 270 metri al secondo. Il Su-30MKI è equipaggiato con arsenale missilistico russo BVR Akash. Il Sukhoi-30 può essere modificato in una versione navale, se il governo indiano sceglie di schierarlo su una portaerei.
Detto questo, la domanda da un milione di dollari è perché la IAF è determinata a passare dal campo russo a quello occidentale?!
È in atto in tutto il mondo un riallineamento dei diversi blocchi dei Paesi e l'India non fa eccezione. Un Paese che scelga il blocco americano invece del suo alleato della guerra fredda si percepisce più sicuro. Considerare invece le armi aeree americane a quelle del suo compagno del passato indica direttamente un chiaro cambiamento di politica estera. Ma a livello di forza aerea ci sono molti problemi che nascono con questo cambio. Molteplicità di tipi di velivoli, a partire dai MiG e Sukhoi russi ai Mirage francesi e ora Rafale, C-17 americani e Chinook con retro manutenzione, catena di approvvigionamento e sfide di manutenzione sono solo la punta dell'iceberg.
I russi sono una forza regionale, se non globale, con cui fare i conti, fin d'ora. Dimostrando la loro forza militare presentandosi in Medio Oriente con il loro Su-34 Fullback e compagnia, hanno dimostrato il loro impegno ad essere un attore importante negli eventi geopolitici in tutto il mondo. Dopo aver visitato e rivisitato la letteratura e aver studiato questa alterazione geostrategica e il riposizionamento delle nazioni, questo ricercatore trova sconsiderato che i russi continuino a rafforzare i legami con l'aviazione indiana. Dichiarazioni come quella di Vinod Kumar Narang, un vice maresciallo dell'aeronautica militare indiana in pensione, “la flotta [Su-30MKI] è un equipaggiamento proibitivamente costoso e deve affrontare problemi a causa dell'alto tasso di guasti prematuri dei sottosistemi come motori, radar, missili, avionica, ecc.” fornisce un marketing negativo invece di quello positivo richiesto.
Nell'aviazione militare si dice: “Fai volare il jet come dovrebbe essere pilotato”. L'impiego della forza aerea è una scienza e un'arte. Ancora più importante, l'utilità di questo braccio militare si ottiene sfruttando la competenza fino ai suoi limiti; esattamente come fanno i russi.
Durante un'intervista alla BBC nella guerra indo-pakistana del 1965, uno dei giovani piloti da caccia dell'aeronautica militare pakistana dopo un attacco ben riuscito e il successivo combattimento aereo ancora più trionfante commentò: “Voi (Gran Bretagna) non dovreste vendere il vostro hardware all'India (all’aviazione indiana) perché è una cattiva pubblicità”. Lo stesso vale per i russi. Ai fini del successo a lungo termine dell'industria manifatturiera dell'aviazione russa nello scenario globale, non dovrebbero vendere il loro hardware all’India.
Comprensibilmente si tratta solo di affari, ma con la pubblicità negativa arriva un forte calo delle vendite. Il denaro fa andare avanti la baracca, ma i russi non dovrebbero perdere la reputazione negli affari, che è un problema a lungo termine oltre che [un obbiettivo, la reputazione] difficile da raggiungere. Con la ricorrenza dell'Operazione Swift Retort del 27 febbraio 2019, sarà una perdita di lunga durata per la Russia in generale e per l'industria aeronautica russa in particolare.
Diamo anche uno sguardo obiettivo all'evento del 27 febbraio 2019, in cui la PAF ha abbattuto gli MKI che si stavano disimpegnando dalla battaglia lungo una rotta d’uscita. Non è la migliore pubblicità non personale non pagata da stampare sui media internazionali l’essere abbattuti da un'aviazione pakistana numericamente inferiore. Al punto in cui siamo oggi, i Paesi del mondo devono decidere in che direzione piegarsi per rimanere rilevanti nei decenni a venire.
I russi, sani e intelligenti come sono, potrebbero trovare ovvio riadattare la loro politica estera nei confronti dell'India per assicurarsi di avere la possibilità di riconquistare il loro dominio globale dell'era sovietica.
“Tieniti vicini i tuoi amici... ma tieniti stretti i tuoi nemici!”
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Articolo originale di Fahad Masood:
Traduzione di Costantino Ceoldo