Russia-Giappone: Shinzo Abe è pronto a chiudere la disputa sulle Isole Curili
Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha espresso la propria volontà di porre fine alla disputa territoriale con la Russia nel corso di una riunione con gli ex residenti delle isole Curili meridionali. Lo ha reso noto il network russo "Vesti".
"Voglio negoziare ai massimi livelli, per porre fine al problema dei territori", ha dichiarato Abe. In precedenza è stata annunciata la visita in Giappone del presidente russo Vladimir Putin, il 15 e 16 dicembre, alla quale la parte giapponese attribuisce grande importanza. All'ordine del giorno l'ulteriore sviluppo delle relazioni bilaterali, la conclusione di un trattato di pace e la risoluzione della questione territoriale.
La conclusione di un trattato di pace tra la Russia e il Giappone è la condizione necessaria per l'avvio dei negoziati sul possesso delle quattro isole del Pacifico (Iturup, Kunashir, Shikotan e Habomai), attualmente sotto il controllo della Federazione russa.
Nel mese di ottobre si è celebrata la ricorrenza dei 60 anni dalla firma della dichiarazione congiunta di cessazione dello stato di guerra tra l'Urss e Giappone, siglata nel 1956. Fra Russia e Giappone va avanti da anni un’alternanza di momenti di tensione e distensione, con l’obiettivo condiviso di raggiungere un compromesso sul possesso delle isole contese.
La Russia si era dimostra disposta alla restituzione di Shikotan e delle Chabomaj, come dichiarato da Putin nel 2001, e nel 1991 aveva abolito i visti d’ingresso per i cittadini giapponesi intenzionati a visitare le quattro isole oggetto della disputa.
Nel 2012 il governo russo propose la risoluzione della disputa tramite un referendum tra gli abitanti delle isole oggetto della questione. Negli anni successivi, però, la Russia ha lanciato messaggi meno confortanti, discutendo l’apertura di nuove basi e il rafforzamento della presenza militare nell’area contesa.
Il valore geopolitico che le isole Curili rivestono nell’ottica del Cremlino è giustificato dalla posizione vantaggiosa dell’arcipelago nell’area del Pacifico settentrionale, punto d’accesso diretto agli spazi oceanici per le navi russe, senza dover transitare vicino alle coste giapponesi