Perché abbiamo bisogno del multipolarismo ora

05.05.2023
Intervento alla 1° Conferenza globale sul multipolarismo

Caro professor Dugin e stimati ospiti,

è abbastanza simbolico (almeno per me) che la Conferenza Globale sul Multipolarismo si tenga oggi 29/5/2023, giorno in cui ricorre il primo anniversario del martirio del mio defunto marito Nader Talebzadeh, amico intimo e compagno del professor Dugin nel movimento di resistenza contro l’egemonia anglo-americana e le cavillazioni deviate che vengono imposte al mondo. Vorrei anche esprimere le mie più sentite condoglianze per il martirio dell’amica Daria Dugina.

La prima volta che il professor Dugin ha parlato di multipolarismo in Iran è stato nel 2014, quando è stato invitato da Nader, il capo della New Horizon Conference. È seguito nel 2015 alla marcia di Arbaeen nella città santa di Najaf e in Iraq e poi ancora nel 2018 nella città santa di Mashhad, in Iran e infine nel 2019 a Beirut in Libano. In tutti questi eventi, il professor Dugin ha presentato un mondo multipolare come un concetto che è una risposta inevitabile al totale abuso di potere degli Stati Uniti e alla loro egemonia nel mondo.

Come cittadino libanese vedo il “multipolarismo” come una necessità, come un ordine mondiale naturale da seguire per porre fine alla catastrofica crisi economica che il Libano sta attraversando dal 2019 come risultato dell’interferenza diretta delle forze americane e occidentali nella nostra politica interna e nel nostro processo decisionale!

Vorrei inoltre richiamare l’attenzione dello stimato pubblico sul fatto che l’ambasciata statunitense sta attualmente costruendo la sua seconda ambasciata più grande al mondo (dopo quella di Baghdad) su 43 acri di terreno che costano ai suoi contribuenti una somma di UN MILIARDO DI DOLLARI, è preoccupante, data la terribile situazione economica del Paese. …. Si prospetta uno scenario alla Baghdad sul costo del Mediterraneo?

Allora perché abbiamo bisogno del multipolarismo ora?

Maggiore stabilità: nessuna singola potenza può dominare gli affari globali e locali, con il rischio di conflitti.

Maggiore diversità di idee e prospettive in un Paese che ha 18 dominazioni religiose

Maggiore distribuzione della ricchezza tra i cittadini senza influenze settarie

Maggiori opportunità per le imprese e una maggiore competizione tra le diverse frazioni politiche in Libano.

A mio parere, l’attuale situazione in Libano riflette l’urgente necessità di seguire il modello multipolare, soprattutto con la sfida di alcune forze alle voci annunciate dalla Resistenza islamica (Hezbollah) e dai suoi alleati in Libano, dove il Segretario della Parte Sayyed Hassan Nasrullah ha invocato la corporazione con Russia e Cina. Il discorso in Libano è o “USA” (cioè gli alleati degli Stati Uniti e dell’Occidente) o “Loro” (cioè l’EST)… In altre parole, non un sistema internazionale inclusivo che rispetti la sovranità di tutte le nazioni e una governance globale equa e infine basata sull’equilibrio di potere e sul rispetto della diversità di culture e civiltà.

È incoraggiante vedere l’inizio dei colloqui tra l’Iran e l’Arabia Saudita, orchestrati dalla Cina, che fa sperare a molti nella regione e nel mondo che il concetto di multipolarità stia per essere applicato e affermato a livello globale.

In conclusione, auspico la pace in un mondo multipolare, dove nessuna singola potenza possa dominare gli affari globali e locali, portando a una maggiore stabilità, diversità di idee e prospettive e distribuzione della ricchezza tra i cittadini senza influenze settarie.

Grazie!

Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini