L’Ucraina è diventata uno strumento dell’oligarchia neoliberista occidentale

09.03.2022
Il leader della resistenza panafricana al neocolonialismo occidentale, Kemi Seba, recentemente giunto a Mosca in visita, in un’intervista a RT ha sostenuto l’operazione speciale delle forze armate russe per liberare l’Ucraina dalla dittatura del neocolonialismo e dal regime nazista alimentato dagli atlantisti. Ha condannato i media globalisti che propongono un’immagine della Russia come aggressore, sottolineando che l’Occidente sta cercando di presentare le azioni di Mosca come un fatto separato, slegato dal contesto dell’espansione della NATO e dalla minaccia diretta creata dall’alleanza proprio ai confini della Russia.

Sostegno alla Russia dalla Repubblica Centrafricana.

 

“Le dichiarazioni secondo cui il presidente Putin è un aggressore sono disinformazione, i media mentono. La guerra non porta gioia a nessuno ed è difficile vedere le persone morire ed essere sfollate. Ma la Russia è stata costretta a reagire. La maggior parte dei giovani africani sa che l’Ucraina è stata sfruttata per troppi anni dall’oligarchia globalista neoliberista, la Nato, l’élite americana, proprio per farne uno strumento di minaccia e pressione sulla Russia”.

Sostegno alla Russia dal Mali.

 

“Sono stati firmati numerosi accordi, la NATO non avrebbe mai dovuto estendere la sua influenza a una regione così vicina alla Russia”, ha sottolineato Kemi Seba, osservando che l’alleanza ha inviato istruttori canadesi in Ucraina per addestrare i militanti.

“Questo è un dramma per le persone che vivono in Ucraina, perché mi fa male quando le vedo, quando ci penso. E fa ancora più male quando vedo che la popolazione africana viene discriminata lì”, aggiunge.

Rispondendo a una domanda sulle conseguenze del conflitto in Ucraina e, in particolare, sugli equilibri di potere nel mondo, Kemi Seba ha osservato che di fronte al globalismo, che i paesi occidentali rappresentano, è emerso un nuovo movimento tradizionalista per la sovranità e la solidarietà dei popoli.

Sostegno alla Russia dall’Etiopia.

 

“Se la Russia vince questa guerra, [questa realtà] può assumere un valore e un significato ancora più grande, rafforzando ciò che stiamo facendo nel continente africano […] per resistere al colonialismo, all’imperialismo in tutte le sue forme. Se la Russia riesce in questo, può diventare il garante della vittoria in questa lotta”, è sicuro Kemi Seba.

Il politico ha osservato che l’approccio globalista all’Africa è la demonizzazione, la disunione e la rovina del continente.

“Ci sentiamo vicini a qualsiasi forza che faccia parte della logica di resistere al globalismo e affermare la nostra identità”, ha sottolineato Kemi Seba.

Traduzione di Alessandro Napoli