Le condizioni per un Kujichagulismo

29.01.2024

Nel mio articolo precedente intitolato ‘’Globalità Nera e globalismo’’, ho affrontato la questione delle diaspore Nere nel mondo, e la necessità per quest’ultime di organizzarsi in comunità di destino attraverso i principi di quelli che definisco ‘’kujichagulismo’’ (vedi l’articolo precedente). Ma affinché vi sia una creazione di comunità Nere kujichaguliste nel mondo, legate ad un ipotetico Polo Nero, cioè quello che ho definito Neter Farafina Himaya (NFH), è importante che queste comunità Nere kujichaguliste (CNK) sappiano chi siano, in modo tale da sfuggire ai tentacoli delle vecchie e nuove forme di oppressione di matrice caucasoide.

I Neri sono gli Aborigeni dell’Umanità

Oggi la maggior parte di ricercatori, antropologi, paleontologi o storici, condividono l’affermazione che l’Africa è la matrice dell’Umanità. Ciò rende i Neri come gli Aborigeni dell’Umanità, cioè il Popolo Originale del mondo. La matrice dei Neri, come dimostrato da Cheikh Anta Diop e molti dei suoi discepoli, risiede nella Civiltà KMT (Kemet). KMT è il nome assegnato all’Egitto dagli autoctoni, che significa ‘’Terra appartenente ai Neri’’. Cheikh Anta Diop affronta in modo esaustivo la questione dell’Egitto Nero, con prove scientifiche, storiografiche, linguistiche e culturali, nei suoi libri ‘’Nations Nègres et Culture’’ , ‘’The Origin of African Civilization’’, ‘’Precolonial Black Africa’’, ‘’Civilisation ou barbarie’’, ‘’Antériorité des civilisations nègres: mythe ou vérité historique?’’ e molti altri libri. Partendo dalla sua teoria di  una matrice comune ai Neri identificata nel KMT, affermerà nel suo libro ‘’Black Africa: The Economic and Cultural Basis for a Federated State ‘’ la necessità per gli Africani di costruire uno Stato Federale Nero, che potesse essere il giusto equilibrio tra la gloria KMT e l’epoca contemporanea. Quando parlo di un Polo Nero, il Neter Farafina Himaya, è proprio la dinamica di Cheikh Anta Diop che sto seguendo.

L’Uomo Originale è la Storia, è presente ovunque ed ha lasciato tracce ogni dove. Si cerca oggi di opporre Neri Africani ad Aborigeni d’Australia, Dravidi d’India, ed altre popolazioni melanoderme. In realtà, tutte sono discendenti dell’Uomo Originale d’Africa Nera. Ciò che le diaspore Nere nel mondo devono comprendere oggi è che in un periodo in cui i nazionalismi melanodermofobi emergono sempre di più, occorre rammemorarsi che i Melanodermi costituiscono l’aborigeneità del mondo. Ciò legittima la necessità di costruire una globalità Nera (melanodermismo), basata sulla solidarietà globale dei popoli Neri e Melanodermi in generale. Melanodermi che vivevano nel solidarismo (Ubuntu), la  regalità e la maestosità ovunque, ancor prima che l’Uomo che possiamo definire leucoderma vedesse il giorno. L’Africa è la base di ogni conoscenza di cui beneficiamo oggi (scienza, matematica, fisica, chimica, religione, filosofia, astronomia, etc.) e proprio per questo nell’antichità non era insolito che i pensatori leucodermi andavano a formarsi in Africa (esempi ? Talete, Pitagora, Platone, Archimede).

I Neri sono la base di tutto, ed è necessario che i Neri stessi e le varie comunità kujichaguliste se ne rendano conto.

Incontro/scontro tra gli Originali e le popolazioni leucoderme

Ad un certo punto della storia Nera, la popolazione recente su scala planetaria (discendente dei Jamna), che è quella leucoderma, ha creduto che ciò che le fosse nuovo, lo fosse anche per gli altri. Inizierà quindi a condurre una crociata contro gli Originali. Tutto ciò che trova nelle società melanoderme originali lo definirà come ‘’selvaggio’’ e ‘’primitivo’’, mentre tutto ciò che questa civiltà leucoderma scoprirà come nuovo (per lei unicamente) lo imporrà con forza agli altri, in nome di una presunta missione civilizzatrice. Questa civiltà leucoderma è la stessa che quando andò nelle Americhe avrà la presunzione e la spocchia di affermare di aver scoperto un ‘’Nuovo’’ Mondo, ignorando che da secoli e millenni esistono delle popolazioni originali in questa parte di mondo. Possiamo prendere anche l’esempio del concetto ‘’Nuovo Ordine Mondiale’’. E’ vero che utilizziamo tutti noi questa terminologia per identificare un progetto consistente a terminare il progetto razzista di missione civilizzatrice, questa volta esteso all’Umanità nella sua totalità, ma è bene sottolineare che il Nuovo Ordine Mondiale per i Caucasoidi, non lo è necessariamente per le popolazione scure ai 4 angoli del mondo che hanno subito un’oppressione plurisecolare: Australia, Americhe, Africa, Asia, etc. Il nuovo per gli uni, è l'antico per gli altri. Tutto ciò va identificato in un sistema che caratterizza la globalità leucoderma, ossia il saccheggio e l’accumulo di beni materiali a costo di opprimere (capitalismo). Questa visione deleteria del mondo è all’origine dello schiavismo, del colonialismo e del neocolonialismo. I Neri si sono allontanati con i tempi dalla loro matrice Africana, pretendendo d’integrarsi in una casa in fiamme, in un mondo civilizzazionale che si è costruito con il sangue, il bellicismo, e l’ostracismo dei Neri e i popoli scuri in generale. Dinnanzi a questa realtà (come già scritto nell’articolo precedente), i Neri si trovano confrontati di fronte a 2 dicotomie antagoniste tra di loro, ma entrambe legate al sistema capitalistico e al suprematismo bianco: la destra/estrema destra e la sinistra liberale. Sono tutte categorie anti-Neri, quindi contro gli Aborigeni dell’Umanità. Entrambi sono prodotti del suprematismo bianco, e i Neri (così come tutti i popoli scuri del mondo) devono essere vigili. Da qui, la necessità di applicare il modello del kujichagulismo che ho esposto.

Kujichagulità

Ciò che serve è una kujichagulità radicale, una rottura con il sistema capitalista bianco (con il suo privilegio bianco, etero-normativo, sessista, razzista, colorista ed omofobo). Non dev’essere una separazione di ostilità (anche il proletariato bianco, con gradi diversi ovviamente, soffre e subisce i colpi dell’elite capitalista), ma una separazione di autodeterminazione (comunità di destino autodeterminate). Il kujichagulismo risponde a questa necessità di separazione di autodeterminazione. Il kujichagulismo ci porterà alla necessità di organizzarci come comunità collettive sui principi del Black Power (Potere Nero), con una strutturazione di consigli comunitari, che avranno un rappresentante come estensione, che a sua volta nominerà dei coordinatori di un sistema economico circolare Nero, e sarà in sinergia con figure istituzionali in Africa (se ci sarà un ipotetico Neter Farafina Himaya) nominate da una Guida, a sua volta nominata da un consiglio di saggi del governo, essi stessi in comunicazione con il popolo (democrazia diretta). Questo garantirà uno sviluppo per le diaspore Nere, il Continente Nero, e permetterà una maggiore sincronizzazione tra l’Africa e le sue diaspore nel mondo.

Unione della Famiglia Nera Globale : lotta al razzismo

La lotta al razzismo sarà consustanziale alla creazione di comunità Nere kujichaguliste (CNK), poiché una comunità organizzata, forte e disciplinata può rispondere ai colpi del barbaro suprematismo economico bianco, che asfissia la Famiglia Nera Globale con modelli anti-Ubuntu. La lotta al razzismo si deve basare su questo: su una resistenza radicale al sistema capitalistico bianco nella diaspora e in Africa. Il suprematismo bianco e il capitalismo vanno di pari passo.

‘’Non si può avere il capitalismo senza il razzismo’’ -Malcolm X

‘’Se un bianco vuole linciarmi è un suo problema, se usa il suo potere per linciarmi è un mio problema. Il razzismo non è una questione di attitudine, ma di potere’’ -Stockely Carmichael (Kwame Ture)

Unione della Famiglia Nera Globale : lotta all’omofobia

L’omofobia è un prodotto deleterio del sistema capitalistico bianco. Bisogna ricordare a coloro che pensano che l’omosessualità sarebbe un ‘’invenzione bianca’’ , che in realtà era presente in molte società precoloniali (attuali Angola, Camerun, Sudan, Namibia, Burkina Faso, Nigeria, Costa d’Avorio, Ghana, Kenya). Knumhotep e Niankhkhnum sono stati la prima coppia omosessuale della Storia, vissero nell’Antico Egitto; possiamo citare il Re Mwanga II di Buganda (nell’attuale Uguanda) che era anch’egli omosessuale prima dell’avvento del cristianesimo occidentale; nella diaspora Nera possiamo ricordare l’attrazione di Malcolm X verso gli uomini nella sua gioventù o James Baldwin. L’omofobia è penetrata in Africa con la cultura coloniale e i suoi riflessi reazionari. Non si può dunque parlare di ‘’rinascimento Nero’’ ed ‘’unione Nera’’ ,  escludendo, perseguitando ed opprimendo una parte della Famiglia Nera Globale. Chiunque agisca in una logica di repressione è un anti-panafricano. Affinché vi sia un sano kujichagulismo, vi dovrà essere una feroce lotta contro l’omofobia e ogni discriminazione consistente ad ostracizzare una parte della Famiglia Nera Globale e a dare carburante al suprematismo bianco. Uno dei leader panafricani che ha avuto il coraggio di pronunciarsi pubblicamente sulla questione è Julius Malema in SudAfrica.

‘’Gli omosessuali non sono nemici del popolo. (…) Un omosessuale potrebbe essere il più rivoluzionario.’’ -Huey P. Newton

Unione della Famiglia Nera Globale : lotta al colorismo

Un altro cancro del pensiero suprematista bianco e dell’ideologia coloniale è il colorismo. Il colorismo è il pensiero razzista che vorrebbe opporre Neri con tonalità di pelle più scura ed altri Neri con tonalità di pelle più chiara. Per via di un complesso d’inferiorità iniettato dal barbaro colonizzatore nella mente degli Originali, si possono avere casi in cui quelli che definisco Neri chiari (e che il suprematismo bianco, cosi come il pensiero unidirezionale bianco definisce come ‘’meticci’’ o ‘’mulatti’’) refutano la loro identià e la loro essenza Nera, stigmatizzando chi è più scuro di loro. Spesso si hanno anche casi inversi, in cui il Nero scuro vedrà il Nero chiaro come una parte non-integrante della Comunità. Sono queste divisione orizzontali fondate sul riflesso coloniale e razzista, che non permetteranno mai di raggiungere una vera unione. Il Nero chiaro nato da una coppia mista, è e resterà sempre Nero. Una delle zone geografiche in cui il colorismo è più brutale è il Brasile. L’attivista Amadu Kunta Akil Bumbesia scrive in un articolo su Nofi Media : ‘’Un esempio di paese in cui il razzismo e il colorismo è predominante è il Brasile, in cui le persone miste sono chiamate Pardo. Secondo il Brazilian Institute of Geography and Statistics, è un termine utilizzato per descrivere i Brasiliani Neri chiari. I Neri scuri sono piuttosto chiamati Preto (…) Il colonialismo, sfortunatamente, ha avuto una grande influenza sulla percezione degli Afro-discendenti più scuri. Il desiderio di concepire figli misti è una delle pratiche più diffuse che dimostra quanto la pelle Nera sia ancora oggi percepita come una macchia (…)’’ https://www.nofi.media/2023/02/comment-definir-une-personne-noire-dascendance-mixte-mulatre-ou-et-metis/82115

Credo che poco importa il tasso melanodermico, siamo tutti parte integrante della Famiglia Nera Globale, e portiamo con non l’eredità dell’aborigeneità umana in quanto Popolo Originale indivisibile.

‘’L’Africa è tutto per me. Devo dimostrare al mondo come la parte Africana che è in me resta la più importante. Anche se ai tuoi occhi sono metà Bianco e metà Nero, so di essere Nero. La mia eredità viene dall’Africa.’’ -Bob Marley

Kujichagulismo in Italia

Ci sono figure e voci in Italia che tentano a loro modo di diffondere la voce Nera: l’osservatorio Afropolar, Kwanza Musi Dos Santos, Oumar Barry, Karim Abdul Assahly, Isak Nokho, Selena Peroly (attivismo afrodiasporico), Gruppo Blaqkash (musica), Antonio Dikele Distefano attraverso i BlackEvent, e tante altre persone/piattaforme.

Esistono diverse realtà e diverse figure, Donne e Uomini Neri impegnati per la comunità Nera. Ciò che è più che mai necessario, è creare una connessione tra tutte le forze Nere (poco importano le differenze) per costruire qualcosa di orizzontale, con una mentalità verticale e di elevazione. I Neri d’Italia devono applicare ed organizzarsi sotto il kujichagulismo, creare Black Network (Rete Nera) orientati verso la Base Africa, essa stessa dovrà strutturarsi in Polo Civilizzazionale Nero. Unica via per ottenere prosperità, dignità e rispetto comunitario. Un Dio, Un Popolo, Uno Scopo!