LA PANAFRICANITÀ FONDAMENTALE DI KEMI SEBA
L'ultimo libro di Kemi Seba "Philosophie de la panafricanité fondamentale" (titolo che tradotto in italiano significa "Filosofia della panafricanità fondamentale"), uscito il 24 Febbraio 2023 e presentato a Roma il 25 Marzo 2023 (durante la sua 2° tappa del "Panafricanity Tour" delle Diaspore Africane), è un libro inaugurale che ricorda che noi popolo Africano siamo un popolo di Tradizione, e che il nostro Popolo ovunque sia presente ( in Africa, in Medio-Oriente, in Asia, in Oceania, nelle Americhe, e altre aree diasporiche), troverà la chiave della resistenza di fronte al globalismo, al progressismo materialista e alla modernità, tornando alla Tradizione Primordiale di cui i nostri Antenati erano i primi custodi.
Nel suo libro, il Fratello oppone il Tradizionalismo dal modernismo. Adatta alla realtà afrocentrata, le tesi sviluppate nel 20° secolo da autori tradizionalisti europei come il Francese René Guénon, l'Italiano Julius Evola, il Rumeno Michel Valsan, lo Svizzero Fritjof Schuon e l'Anglo-srilankese Ananda Coomaraswamy (e oggi sviluppate dal nostro amico e pensatore Russo Alexandr Dugin nell'ambito della "Quarta Teoria Politica" da lui teorizzata). Il principio centrale della Panafricanità fondamentale è il Tradizionalismo. Concetto che appartiene ai Popoli primordiali (melanodermi), che essendo dunque i primi (come diceva il Dr. Cheikh Anta Diop), il concetto di Tradizione non gli era estraneo. Sono i guardiani di questa Tradizione. Questi popoli appartengono allo "Zep Tepi" (Prima Era, secondo una concezione kemetico-nubiana paragonabile all'Età dell'Oro induista chiamata Satya Yuga). Nelle Panafricanità, i Popoli primordiali sono chiamati ad abbandonare la degenerazione del mondo moderno che sostiene l'anti-Natura e incarna l'Età del Ferro (cioè l'età tenebrosa della decadenza ontologica e spirituale).
I Neri sono il Popolo Originale, portano una certa sacralità, e in un certo senso, una certa elezione. Devono tornare alle loro fondamenta. Il progressismo promosso dai modernisti (la civiltà occidentale) è l'anti-Tradizione e promuove una via per disconnettere l'Uomo Nero primordiale dalla sua matrice.
La Panafricanità fondamentale ricorda che il nostro popolo era, ed è presente ovunque. Ha lasciato delle tracce in ogni angolo del mondo. Il popolo più recente, quello Caucasoide (popolo-eletto-dell'età del ferro), si è servito di queste tracce deformandole, andando a distruggere ovunque potesse (con il suo modernismo e il suo materialismo) le società tradizionali (più vicine al Creatore) in armonia con la natura, con tutto ciò che fosse immateriale e metafisico.
La Panafricanità fondamentale è fortemente critica ed ostile al capitalismo, sostiene anche la quilombalité (chilombalità), la creazione di comunità Nere autodeterminate in Africa e nelle diverse diaspore Africane sotto l'egida dell'endogamia comunitaria (unione Nera come liberazione dalla "maledizione moderna"), e ricorda che non troveremo la salvezza in paradigmi come il comunismo nella sua accezione esogena occidentale o nel neoliberalismo sul piano economico e sociale, ma attraverso l'endo-solidarismo comunitario, tradizionale e immateriale (l'Alodo, che significa in lingua fongbe "mutualità"). La Panafricanità fondamentale sostiene la creazione dei QUK (Quilombos-unis-de-Kemet, cioè i Chilombo-Uniti-di-Kemet) composti da 48 Stati Africani Sub-Sahariani con un governo metafisico, in un mondo multipolare di poli "tradi-sovranisti". Kemet era il nome originale dell'Antico Egitto Nero Faraonico, matrice civilizzazionale dell'Africa.
È un libro che ricorda che se il Panafricanismo è l'ideologia rivoluzionaria della liberazione e dell'unità dei Neri, la Panafricanità è uno stato etico di maturità di quest'unione primordiale che unisce tutti i melanodermi del mondo.
La Panafricanità fondamentale, chiaramente, la possiamo definire "Afro-perennialismo".
"Philosophie de la panafricanité fondamentale" (Filosofia della panafricanità fondamentale) è un libro che offre una visione paradigmatica e inaugurale al Panafricanismo nel 21° secolo.
È disponibile in lingua francese, inglese e spagnola.
Philosophie de la panafricanité fondamentale:
https://www.editionsfiatlux.com/
Farafin Sâa François Sandouno