LA LIBERTÀ DELL'ISLAM E LA LIBERTÀ DEL LIBERALISMO

16.09.2016

Il liberalismo è l'ideologia predominante nel mondo di oggi. Ci sono anche molti Paesi e società che non si definiscono “liberali” ma che si comportano come tali. In mezzo a ciò ci sono alcuni pensatori musulmani che sostengono che l'Islam e il liberalismo possano rispettare entrambi la libertà dell'uomo, in modo che non si intralcino l'un l'altro. Con il presente articolo cercheremo di dimostrare fa fondatezza di quest’affermazione.

Nessuna delle ideologie politiche ha più declinazioni di significato quanto il “liberalismo”. Dunque il modo migliore per affrontare questo argomento è quello di approfondire valori e credenze su cui si basa il liberalismo stesso. Possiamo dunque dire che il liberalismo è una “tensione” verso il perseguimento di concetti e valori vaghi e generici come la libertà e l'autonomia del singolo, il libero mercato, la libertà di pensiero e così via. I “liberali” ritengono che le scelte e le decisioni delle persone siano tutte ragionevoli allo stesso modo e che le persone abbiano libertà di scegliere.

Come si vede, uno dei valori centrali del liberalismo è la libertà e l'autonomia dell’individuo, con una sfumatura specifica che possiamo indicare come "libertà negativa". La “libertà negativa” o "libertà da" è definita come la libertà da ogni tipo di forza esterna o di pressione esercitata su qualcuno. Così un uomo libero è una persona che fa una scelta senza essere costretto da fuori a farlo. Nel liberalismo nessuno ha il diritto di decidere per conto della gente; nemmeno il governo o un’istituzione religiosa o tradizionale può farlo. Quando questo accade e tutti sono distratti, allora di fatto è il liberalismo che decide tutto per conto delle persone. L'unica cosa che non appare è un bastone che li colpisca, ma il bastone e la frusta sono dentro di loro. Attraverso i media, i fashion-maker, gli attori e molti altri agenti che ha a disposizione, il liberalismo non lascia che la gente possa pensare in maniera differente dai suoi valori. Sei libero di scegliere, ma solo tra le opzioni offerte dal liberalismo stesso. Se vuoi scegliere un'altra opzione, sei contro la “libertà” e dunque sei un pericolo. Il liberalismo ti permette di pensare, ma solo all’interno degli schemi da esso offerti.

D'altra parte, anche l’Islam significa libertà, ma nell’Islam l'uomo non è lasciato libero in modo assoluto. Nel versetto 157 del capitolo 7 del Corano, i credenti sono indicati come coloro che hanno fede in un Profeta che "comanda loro di fare il bene e vieta loro di fare il male, rende loro lecito fare le cose buone e rende loro illegali le cose impure, rimuove da loro il peso e le catene che erano sopra di essi... ".

Secondo questo versetto, il Profeta indica alcune cose da fare e da non fare da parte dei credenti e pone ad essi dei limiti. Devono praticare queste indicazioni al fine di ottenere la libertà e di ottenere dunque la rimozione della catene presenti nelle loro menti. Per esempio, si ordina all'uomo di credere in valori e mettere in atto comportamenti specifici perché il risultato finale sia la nascita di un essere gentile, generoso, affidabile e così via. In questo modo egli potrà adornare la sua anima. Anche se il suo volto non è particolarmentre bello, questo non gli importa perché troverà il suo valore dentro di sé.
Nel pensiero liberale ad esempio un uomo particolarmente bello viene indicato come uno “status symbol”, un esempio da seguire indefessamente, e quindi tutti i giovani dovranno ispirarsi a lui, vestirsi come lui, avere il suo stesso taglio di capelli e sottoporsi ad interventi chirurgici per assomigliare a lui. Le persone impiegano il proprio tempo e denaro e tengono la mente occupata a perseguire questo tipo di pensieri solo perché non sono liberi di avere altre indicazioni, di avere altri desideri. Nessuno li costringe fisicamente a fare ciò, ma non sono liberi dentro e dunque non hanno un'altra opzione da poter scegliere.

L'Islam si concentra su quella che viene chiamata "libertà positiva" o "libertà per". Apparentemente viene offerta insieme a delle limitazioni, ma queste porteranno alla fine ad una maggiore libertà. Questa libertà si trova all’opposto della libertà propagandata dai sostenitori del liberalismo.
I fautori del “liberismo positivo” rispettano e riconoscono il principio della Fine e il libero arbitrio dell'uomo. Così un uomo che non è in grado di sviluppare alcuni dei suoi talenti interiori e delle sue potenzialità a causa del sistema politico ed economico e della struttura della società in cui vive non è libero, anche se non vi è alcuna pressione esterna esercitata su di lui. In una società che si basa sul libero mercato i poveri non possono ottenere eque possibilità di competere con la classe benestante per mancanza di libertà economica, e non godono dunque di libertà positiva. Lo stesso accade in quelle società in cui proliferano grandi agenzie pubblicitarie che dirigono i pensieri della gente e influenzano le posizioni politiche e le tendenze di pensiero, i valori morali e spirituali, sociali ed altre scelte. Nel momento in cui le persone arrivano a soddisfare gli standard di libertà fissati dal liberalismo, esse improvvisamente non sono  più politicamente, socialmente, moralmente o spiritualmente libere.

Come punto finale, possiamo dire che l'autonomia individuale è di grande importanza nella scala di valori propugnata dall’Islam, ma non è mai vista come un valore assoluto. In considerazione di ciò, l’uomo islamico gode di libero arbitrio ed è responsabile per i suoi comportamenti, e la sua perfezione è definita da questa capacità di prendere decisioni. La libertà di scegliere è una caratteristica tipica dell’uomo ma non è il suo fine ultimo.