KUJICHAGULISMO SPIRITUALE
Nell'articolo precedente intitolato ''le condizioni per un kujichagulismo'' ho affrontato la questione della necessaria unione dei Neri come comunità di destino autodeterminate, e soprattutto la necessità dell'Africa di costituirsi come polo Nero che conti. E' importante per i Neri del mondo, non ignorare la componente spirituale e religiosa che caratterizza le società melanoderme. I Neri devono unirsi in nome di un unico scopo ed un unico destino, ma soprattutto in nome di un unico Dio.
DIFFERENZA TRA RELIGIONE E SPIRITUALITA'
Quando ci si impregna nella globalità Nera (La parte d'Africa definita ''subsahariana'', le comunità Nere che dovranno organizzarsi nella diaspora americana ed europea attorno ai principi del kujichagulismo, i Melanodermi d'Australia, Melanesia, Nuova Papua Guinea, Nuova Caledonia, India, Sri Lanka, etc.), ciò che bisogna distinguere innanzitutto è la differenza tra religione e spiritualità.
Il termine spiritualità deriva da ''spiritualitas'' che a sua volta proviene da spiritus in latino, cioè ''soffio vitale'', mentre il termine religione deriva ''religio'' che proviene dal verbo latino religere (o religare) che significa ''raccogliere'' e ''legare''.
Nelle società melanoderme questa differenza è di taglia, dal momento in cui le popolazioni melanoderme rappresentano l'aborigeneità dell'umanità. Queste popolazioni melanoderme (definite dagli antropologi leucodermi come ''primitive'', spesso in modo dispregiativo) sono le prime ad essere state in contatto con l'Essere Supremo (altrimenti, chiamato Dio) e con i suoi precetti, sono state le prime ad aver ricevuto i suoi insegnamenti, attraverso norme di vita chiamate ''spiritualità''. Non esistevano libri sacri profanizzati, la sacralità e la potenza dell'Essere Supremo si manifestava altrimenti. C'era quindi un tempo in cui le popolazioni melanoderme non avevano bisogno di un pezzo di carta, che raccogliesse una vestigia testimone del Creatore. La religione nascerà più tardi e sarà solo ed unicamente il frutto dell'uomo per tornare alla spiritualità in un'era di perdizione. La spiritualità è innata tra le popolazioni originali melanoderme, la religione è frutto dell'uomo per raggiungere il soffio vitale legato al Creatore.
Nell'articolo precedente, ho affermato che il ruolo del kujichagulismo che espongo dev'essere quello di unire la Famiglia Nera Globale, qualunque sia il tasso melanodermico, l'orientamento religioso o sessuale. Il kujichagulismo spirituale dovrà tenere conto che in seno alla Famiglia Nera Globale, c'è chi è in una dinamica di religioni rivelate e chi in quella spirituale. L'obiettivo del kujichagulismo nel suo approccio spirituale non dev'essere tanto quello di affermare in modo ingenuo che bisogna oltrepassare le religioni e le convinzioni spirituali e uniformarci. Ciò oltre ad essere utopico ed impossibile, più che unire genererebbe più divisioni. L'obiettivo del kujichagulismo dev'essere quello di unirci sulla via dell'armonia.
GOVERNO SPIRITUALE
In tutte le spiritualità delle popolazioni melanoderme esiste una sorta di governo spirituale con ruoli ben gerarchizzati. Poco importa la declinazione culturale di ogni popolazione, il criterio di questo concetto di ''governo spirituale'' è il medesimo. Nelle diverse spiritualità, esiste un Essere Supremo con ruolo superiore e degli esseri divinizzati o semidivinizzati che fungono da collegamento tra l'uomo-esseri divinizzati-Essere Supremo. L'Essere Supremo e gli esseri divinizzati non hanno gli stessi ruoli e non sono nella stessa categoria del funzionamento spirituale.
- SPIRITUALISMO AKAN : Tra gli Akan d'Africa occidentale, l'Essere Supremo viene chiamato Nyame, mentre gli esseri inferiori divinizzati vengono chiamati absom. Gli absom vengono definiti come i figli di Nyame.
- SPIRITUALISMO KISSI : Tra le popolazioni Kissi che popolano l'Africa occidentale, l'Essere Supremo viene chiamato Hala Massa (Dio-Onnipotente), mentre i divinizzati vengono chiamati pomda. I Kissi danno molta importanza ai pomda a cui dedicano invocazioni che fungono da collegamento con Hala Massa.
- SPIRITUALISMO VUDU : Il Vudu è un'etica di vita, nonché legge spirituale, praticata in Africa occidentale e nella diaspora, nonché nel Benin e nelle Americhe, precisamente. Anche il Vudu così demonizzato dall'imperialismo occidentale, ha una sua configurazione costituita da: Mawu-Lisa (Essere Supremo), i Vodoun (esseri inferiori a Mawu che sono divinizzati) e i Loa (una sorta di spiriti inferiori ai Vodou e a Mawu). Mawu è il Creatore, secondo i vuduisti, ma non gli si dedicano culti, se non ai Loa. Il Vudu è facilmente accessibile attraverso un processo d'iniziazione
- SPIRITUALISMO YORÙBÁ : Tra le popolazioni Yorùbá che vivono in Africa occidentale, esistono gli Orisha (sono gli Esseri Inferiori Divinizzati), l'entità chiamata Orishanla (il Grande Orisha) e il Creatore viene chiamato Olodumare. Spesso alcuni ricercatori, mettono sullo stesso piano queste tre categorie spirituali gerarchiche, obliterando che nella logica del governo spirituale nell'accezione yorùbá (et in extenso Africana) sono ben distinti.
- SPIRITUALISMO MANDEN : Secondo le popolazioni Manden (o Mandingo) esiste un mito della creazione del mondo che va identificato in Maa Ngala (considerato come il Creatore/Essere Supremo). Maa Ngala è l'Essere Supremo che ha dato nascenza ad ogni forma di vita e al mondo in generale, e secondo la mitologia delle popolazioni mandingo-discendenti, Maa Ngala avrebbe creato dei superuomini divinizzati che a loro volta avrebbero dato nascenza all'Uomo conosciuto oggi.
- SPIRITULISMO KONGO : Tra le popolazioni Kongo esiste colui che è definito Muntu (che è l'Uomo), e colui che è definito Grande Muntu (che è l'Essere Supremo). Questo Grande Muntu dai poteri mistici, che è Onnipotente, Creatore e Supremo viene chiamato Nzambe. Anche tra le popolazioni Kongo, Nzambe ha il suo governo spirituale con dei suoi eletti e rappresentanti che sono gli Esseri Inferiori Divinizzati. Come in tutte le altre emanazioni spirituali sul Continente Nero, l'Uomo non dedica mai culti direttamente a Nzambe (seppur ne riconosce l'Onnipotenza e l'esistenza), se non ai suoi rappresentanti divinizzati.
- SPIRITUALISMO ZULU : Il Popolo Zulu si riconosce e definisce da sempre come il Popolo più vicino al Creatore. D'altronde, il termine ''zulu'' nella lingua autoctona significa proprio ''cielo''. Il Popolo Zulu crede che l'Essere Supremo è Unkulunkulu, che sarebbe per loro l'Antenato degli Esseri Inferiori Divinizzati e dell'Umanità in generale. Con la penetrazione delle religioni rivelate, come il Cristianesimo, spesso si usa il termine Unkulunkulu per definire il Dio Cristiano.
- SPIRITUALISMO IN AFRICA ORIENTALE:L'Essere Supremo è chiamato Waaq, mentre gli Esseri Inferiori Divinizzati sono chiamati Dzar oppure Zar tra alcune popolazioni d'Africa orientale. Anche qui si assiste alla strutturazione di governo spirituale.
Abbiamo visto le forme di spiritualità sul Continente Africano. La spiritualità Nera non si limita solo all'Africa. Come abbiamo detto, l'Uomo Nero è l'Uomo Originale ed esso è presente ovunque. Ha lasciato vestigia ovunque. Non vi è dunque motivo che il suo funzionamento spirituale e la sua presenza non sia anche presente al di fuori del Continente Africano.
• ASIA : Le varie religioni e spiritualità che conosciamo nel mondo asiatico sono il frutto della conoscenza Nera Africana. Taoismo, Induismo, Buddismo, e molto altro derivano dalla spiritualità Nera Africana. L'Indusismo è oggi una miscela di vitalismo Nero Africano matriarcale e monoteista che porta con sé una serie di culti egizi (praticati da Neri nella Valle del Nilo) praticati da Dravidi (discendenti di Neri Africani) e credenze derivanti dagli Aryas, il popolo leucoderma, che aveva una forte componente patriarcale nelle sue credenze di essenza politeista. Attraverso tale sincretismo nascerà l'Induismo. Anche il Buddismo è di matrice africana: è una forma di religione che deriva dal filosofo Siddhārtha Gautama (comunemente chiamato Buddha), che avrebbe vissuto nel V secolo a.C e secondo Cheikh Anta Diop sarebbe stato un prete egizio fuggito verso l'Est del mondo. Altri, propongono altre tesi. Buddha era Nero, nonostante oggi la supremazia bianca cerchi di bianchizzare la Storia, la Cultura e ogni contributo dei Neri. Il Buddismo, non sarebbe altro che una riproduzione di culti e valori monoteistici della Valle del Nilo. Il Buddismo si fonda sul dharma (legge fondante del Buddismo) che si ispira ai 42 comandamenti della Maat egizia. Nel suo libro ''Cent mille ans de présence africaine en Asie'', l'intellettuale Runoko Rashidi dimostra e afferma che nell'era di Gautama, vi era una forte concentrazione di popolazioni Nere in Asia. Solo più tardi, il pensiero di Gautama fu codificato e la sua figura fu sbiancata. La stessa sorte subì Laozi, figura importante in una Cina del VI a.C popolata maggiormente da Neri, fondatore del taoismo, concetto fondato su valori vitalistici Neri Africani.
• OCEANIA : Che sia in Australia, in Melanesia, in Papua Nuova Guinea, in Nuova Caledonia, e via dicendo, le popolazioni Melanoderme danno molta importanza alla Natura, al culto ancestrale e vi è una logica di governo spirituale (Essere Supremo/Esseri Inferiori Divinizzati/carattere vitalista Africano). Ricordiamo, che oltre all'Africa, anche in Oceania (benché definita ''Il Continente Nuovissimo'' in relazione alle colonizzazioni ed esplorazioni delle popolazioni leucoderme) si trovano le popolazioni più antiche, discendenti di Neri del Continente Africano.
• SUDAMERICA : Il Sudamerica è un Continente in cui c'è stata una grande emigrazione dall'Africa. Precisiamo qui, che i discendenti di Neri in questo Continente non sono necessariamente discendenti di Neri che sono stati schiavizzati. Esistono 2 categorie in Sudamerica : i Neri arrivati attraverso emigrazioni in epoche remote, ma anche più tardi (basti pensare alla sinergia tra Impero Manden e popolazioni Indios), e Neri arrivati attraverso la tratta negriera di matrice capitalista leucoderma. In questa parte di mondo, i Neri hanno portato con sé concetti, visioni, riflessi spirituali che caratterizzano la loro cultura. Il vitalismo africano è fortemente presente in Sudamerica e ha influenzato anche la concezione spirituale stessa degli Indios. Vi sono attualmente diversi sicnretismi religiosi oggi nelle Americhe: il Candomble, il Vudu (ad Haiti, in America centrale), la Santeria, e via dicendo. Sono tutti sincretismi che sono la sintesi di culti yorùbà, kongo, manden, egizi, et cetera.
Abbiamo dunque citato qui tutte le visioni spirituali vitaliste che caratterizzano i melanodermi (chr sono tutte monoteiste, non politeiste come spesso molti ricercatori affermano. I Neri credono in un Dio, che differenziano dagli Esseri Inferiori Divinizzati, contrariamente a quanto si faceva nel politeismo greco-romano), tuttavia non dimentichiamo che religioni come il Cristianesimo e l'Islam (che tuttavia hanno radici africane, se ci si informa con rigore e profondità), considerate come ''religioni importate'' sono praticate dai Melanodermi. Di fronte a questa realtà spiritualità/religioni ci si trova spesso di fronte a 2 estremi: coloro che considerano come ''barbare'' e ''selvagge'' le spiritualità iniziali melanodermiche prendendo in considerazione le vestigia coloniali di demonizzazioni, d'altra parte vi è chi ha un comportamento d'intolleranza ed etnocentrismo religioso (postura portata avanti da ambienti come la corrente kamite, che considera come alienato e sbagliato chiunque sia in un dettami religiosi rivelati). Nell'articolo precedente, ho affrontato la necessità di applicare un kujichagulismo radicale sul piano comunitarista, nel senso che nella diaspora, ci dovranno essere comunità Nere chiuse autodeterminate con un consiglio di base comunitario, un rappresentante generale e un coordinatore per un sistema economico circolare, tutti interconnessi all'Africa che dovrà strutturarsi in Polo (il Neter Farafina Himaya) con un consiglio di saggi, una guida governativa, un sistema governativo fondato sul potere gestito dai migliori in sinergia con il popolo. Qui c'è una gerarchizzazione, ma in un'ottica unitaria veso un'elevazione collettiva. Un'elevazione collettiva che dovrà oltrepassare ogni differenza: nazionalità, etnia, tasso melanodermico, orientamento religioso ed orientamento sessuale. Il kujichagulismo che si pone come gerarchizzazione nell'unità dovrà combattere ogni forma di discriminazione ed oppressione consistente a dividere la Famiglia Nera Globale. Lo stesso dovrà valere sul piano religioso/spirituale (sul piano spirituale : concetto ''governo spirituale'' / sul piano dell'organizzazione diasporica : comunitarismo / sul piano geopolitico : Africa-polo e centro politico decisionale (Neter Farafina Himaya) con una nuova forma gerarchizzata).
KUJICHAGULISMO SPIRITUALE : FAR COABITARE RELIGIONI E SPIRITUALITA'
Il kujichagulismo dovrà quindi far coabitare religioni e spiritualità, dal momento in cui i discorsi di religione rappresentano purtroppo un argomento che rischia di creare la divisione tra Neri / Melanodermi. Ciò che è necessario è:
• Lotta contro gli sterotipi coloniali : I Neri ei Melanodermi devono combattere gli sterotipi coloniali che consistono a demonizzare la loro spiritualità. Ogni Civiltà nel mondo, ha messo al centro la sua base spirituale per avanzare (anche se questa ''base spirituale'', è frutto dei Neri, come lo ricorda il gigante Dr. Cheikh Anta Diop). Il Vudu non è stregoneria o satanismo come si vuol far credere. Il Vudu è un'etica di vita e un paradigma spirituale. Accusare tutti i vuduisti di praticare stregoneria e satanismo, è tanto sbagliato quanto affermare che il KKK quando impiccava i Neri in nome di Cristo lo faceva a nome di tutti i Cristiani, o quando Boko Haram uccide dei proletari innocenti in nome di Allāh tutti i Musulmani sarebbero responsabili. Avere un tale pensiero, oltre ad essere sbaliato, è pericoloso.
• Lotta contro le divisioni orizzontali condotte dalla corrente kamite : La corrente kamite, che si fonda sull'afrocentismo, estremizzandone i lati verso una visione negativa, è molto spesso intollerante verso il suo stesso popolo. Per i difensori di questa corrente, essere cristiani significherebbe essere leucodermizzati, essere musulmani significherebbe essere arabizzati, essere atei (perché si, ognuno è libero di essere ciò che vuole) significherebbe essere alienati. E' un pensiero ostile verso chiunque non segua dettami reazionari di questa corrente kamite (anti-panafricana e anti-unità): si caratterizza per egittocentrismo malaticcio (esiste solo Kemet ed unicamente Kemet, per loro), l'omofobia (sembrano ignorare Khnumhotep e Niankhkhnum, prima coppia omosessuale della Storia nell'Antico Egitto) e l'esclusione di una parte fondamentale della Famiglia Nera Globale. Quanto all'egittocentrismo (che chiamano kemetismo), è importante ricordare che l'Egitto Antico costituisce una base fondamentale per l'Africa e la Civiltà Nera Globale, ma restare incarcerati nell'Egitto, ignorando le altre componenti e tutto ciò che costituisce il mosaico della globalità Nera, non è sano.
• Per un kujichagulismo spirituale : Il ruolo del kujichagulismo non dev'essere quello di annientare le diverse religioni, ma cercare di fungere da armonizzatore per tutti. Il vitalista, il rasta, il cristiano, l'islam, l'ateo, etc, fanno tutti parte della Famiglia Nera Globale. Per coloro che credono in un Essere Supremo, tutti sono d'accordo che esista un unico Dio ed è ciò che deve contare. Un altro elemento che deve fungere da armonizzatore è il fatto che i primi testimoni di tutte le spiritualità e religioni sono stati Neri. Nessuna componente religiosa o spirituale è estrenea ai Melanodermi. Semplicemente, nel corso della Storia, molti cospiratori contro la Famiglia Nera Globale hanno deciso di obliterare la matrice di tutto. Per quanto concerne gli atei, hanno la libertà di essere ciò che vogliono. Ciò non deve essere motivo di stigmatizzazione. Oggi, tutti i Melanodermi del mondo subiscono l'oppressione e la barbarie del temporaneo suprematismo occidentale (e il suo capitalismo): ciò che serve è dunque l'unità nella diversità per una kujichagulità.
Un Dio, Uno Scopo, Un Destino!