In Italia apre la prima rappresentanza del Movimento Internazionale dei Russofili
Il 12 luglio a Milano è stata inaugurata la prima Rappresentanza estera del Movimento Internazionale Russofili MIR (Mezhdunarodnyj Dvizhenie Rusofilov – MDR).
Tutto ha avuto inizio il 14 marzo, a Mosca, quando il Movimento venne fondato.
All’evento, dove ero presente, parteciparono rappresentanti di 42 paesi del mondo. Anima dell’iniziativa – il leader del Movimento Bulgaro Russofili Nikolaj Malinov che all’unanimità, in quell’occasione, venne eletto presidente del MIR.
I lavori di fondazione del Movimento si svolsero con la presenza rilevante e prestigiosa del Ministro degli Affari Esteri della Russia Sergej Lavrov, come pure di altri personaggi pubblici russi e stranieri di alto profilo.
In quel momento vennero tracciate le linee dell’organizzazione: contrastare la russofobia, realizzare iniziative comuni a favore e a tutela della cultura russa in tutti i suoi aspetti, promuovere i valori tradizionali che oggi vengono rappresentati dalla Federazione Russa, promuovere l’idea di un mondo multipolare. Le stesse linee guida che ora guideranno la sezione italiana del MIR.
Purtroppo la russofobia in Italia si sta diffondendo vistosamente in tutte le sue forme. Lo osserviamo dalla politica, ai media ormai trasformati in semplice megafono della politica stessa, fino alle forme più disparate di discriminazione verso tutto ciò che rappresenta la cultura russa: artisti, ballerini, musicisti russi a cui viene impedito di esibirsi nei teatri italiani, corsi universitari dedicati a letterati russi che vengono cancellati.. Assistere passivamente a questo degrado è impossibile ad ogni persona che creda nel messaggio universale di verità e di pace di cui la cultura da sempre è portatrice.
A coloro che sostengono, oggi, che la pace si costruisce con l’invio di bombe, noi rispondiamo che la pace, invece, può essere edificata attraverso la conoscenza, la cultura, l’arte..
Ecco questo è il sentimento che anima la sezione italiana del MIR!
Il Presidente della Sezione è il Dott. Eliseo Bertolasi, il vicepresidente è il Dott. Mirko Preatoni.
All’inaugurazione ha partecipato anche il Console Generale della Federazione Russa di Milano Dmitrij Shtodin. La sua presenza ha dato lustro alla cerimonia.
L’evento è iniziato con il discorso inaugurale, in video, da parte del presidente del MIR Nikolaj Malinov. Ecco alcuni passaggi rilevanti del suo intervento:
“Naturalmente, mentre svolgiamo e stabiliamo i nostri compiti in diverse regioni del mondo, abbiamo fissato un compito spirituale per l’Europa, al fine di creare le nostre reti e sezioni e, a questo proposito, accolgo con favore la creazione della vostra sezione in Italia, a Milano. Questa città, dopotutto, nel 313 fu dichiarata cristiana, e per me questo è un grande orgoglio e un grande onore, come cristiano e come ortodosso. Sono molto contento che la vostra città sia una delle prime al mondo a sostenere e sviluppare queste nostre idee. La nostra idea europea, creando sezioni in Europa, è di raccogliere 1.000.000 di firme contro le sanzioni nei confronti della Russia, la legislazione europea lo consente.
Per cosa ci battiamo? Noi siamo per i valori tradizionali, siamo per un mondo multipolare, siamo per uno Stato forte. Alla nostra idea di valori tradizionali si oppongono i valori anti-tradizionali. Vediamo cosa sta succedendo nel mondo. C’è una grande guerra di simboli, una guerra, in generale, per questioni umane esistenziali: “essere o non essere” per l’umanità. Poiché, in fondo, i valori tradizionali sono ciò su cui l’umanità è sempre stata edificata: sviluppo, aumento delle persone, affinché ci sia molteplicità, affinché tutti possano vivere, e grazie a Dio, al momento, il nostro pianeta Terra ce lo permette.
Se consideriamo le idee di uno Stato forte e di un mondo multipolare, allora tali idee si trovano agli antipodi di questo mondo deforme basato sulla decisione di un solo centro, che con la forza della sua volontà, la stabilisce su tutti gli altri stati, su tutti gli altri soggetti di civiltà. Vediamo che in questa guerra multiforme e molto strana, che chiamerei di confronto dell’umanità, sempre più paesi si uniscono nel buon senso, sempre più vediamo separazione tra la società e gli interessi del popolo e del pubblico; e quel piccolo gruppetto che dirige una parte piuttosto ampia degli stati, che si definisce “mondo civilizzato”, per una qualche ragione crede di poter dettare condizioni al resto del mondo.
Vediamo tutte le distruzioni che questa guerra infligge, questa è una guerra ibrida che si muove su tutte le frontiere possibili: informativa, puramente tecnico-militare in Ucraina, finanziaria, commerciale, sui prezzi, sulla valuta.
Certo, il nostro campo di battaglia è culturale, è una lotta per i simboli, è una lotta per la verità, è una lotta per i valori. Anche se abbiamo scherzato più di una volta al nostro congresso di fondazione della nostra modesta organizzazione, un’organizzazione giovane, dicendo che stiamo combattendo per i diritti dei gatti russi, noi combattiamo per i diritti della musica russa, della poesia russa, una cultura che ha dato un contributo unico alla storia dell’umanità.
In questo breve periodo siamo riusciti a fare molto:
si è tenuto il primo round del nostro concorso musicale “Che ci sia sempre il sole”, vi hanno partecipato 7 paesi, con più di 4.000 bambini;
abbiamo scritto una lettera ad Antonio Guterres, parlando della nostra organizzazione, abbiamo richiamato la sua attenzione sulla persecuzione dei cristiani in Ucraina, chiedendogli di usare tutte le leve diplomatiche possibili per risolvere questo problema, per sospendere questa sorveglianza;
abbiamo condotto una maratona televisiva con circa 160 partecipanti provenienti da oltre 60 paesi. Questa maratona è durata ben 17 ore. Abbiamo ricevuto il benvenuto dal Ministro degli Affari Esteri della Russia e da Ministri degli Affari Esteri di altri paesi, da eminenti pensatori e professori da tutto il mondo. È stata un’iniziativa dei nostri amici intellettuali dell’America Latina.
Vediamo che le forze del bene si uniscono contro le forze del male. Abbiamo molti compiti ambiziosi e altri legati allo scambio culturale, informativo e anche puramente umano, che non devono essere interrotti. Abbiamo bisogno, con forza, che tutti gli attivisti sociali e le persone che lottano per la normalità e la ragionevolezza nel comportamento umano resistano a quelle forze del male che ostacolano la molteplicità e lo sviluppo dei legami culturali, economici e di tutti i tipi, e pongano in primo piano gli interessi dei diversi paesi.
Insomma, auspico un futuro proficuo e benefico, un dialogo comune per lo sviluppo dei nostri legami, per il rafforzamento di questa nostra sezione. Vi auguro successo, vento in poppa, tre piedi d’acqua sotto la chiglia e tutto il meglio! Un grande grazie per la vostra attenzione!”
Subito dopo sono iniziati i primi compiti operativi della sezione “MIR” italiana: è stato firmato un protocollo di collaborazione con l’Associazione culturale “Veneto – Russia” di Palmarino Zoccatelli, con l’Associazione di Verona “Russkij Dom” di Marina Xolodenova e con il “Centro dei Festival Cinematografici e Programmi Internazionali” di Tatiana Shumova.
Numerosi sono stati i messaggi di riconoscenza giunti in sede, come pure le proposte di altre organizzazioni culturali italiane che hanno espresso il desiderio di cooperare a progetti congiunti. L’intenzione è quella di avviare già dal prossimo autunno la realizzazione d’iniziative culturali multiformi, dalla musica, alla letteratura.. che mettano in primo piano il riconoscimento e la rilevanza universale della cultura russa.
Al termine della cerimonia di apertura, agli ospiti è stata offerta una degustazione di piroshkì russi, accompagnati da spumante italiano, un combinazione italo-russa, in questo caso di sapori.
Sempre fedeli alla cornice “culturale” dell’organizzazione a tutti i partecipanti è stato donato un librettino miniaturizzato con le opere di vari scrittori russi e italiani.
Fonte:controinformazione.info