I lemming del piccolo Lussemburgo guidano le legioni della NATO contro la Russia
Un ringraziamento speciale all'ufficio del dittatore ucraino Zelensky, che ci informa qui e qui di come sta facendo sborsare centinaia di milioni di euro al piccolo Lussemburgo per difendere il suo Reich. E al sito della NATO che ci dice che “nonostante sia il più piccolo membro della NATO per superficie, il Lussemburgo ha dato molti contributi vitali all'Alleanza nel corso degli anni, anche mantenendo una forza militare capace”.
Dal momento che la popolazione lussemburghese, appena superiore ai 600.000 abitanti, sostiene una forza armata di soli 939 uomini, questa è una palese menzogna della NATO. La rilevanza storica del Lussemburgo sta nel fatto che, siccome Francia, Belgio, Paesi Bassi e Germania hanno lottato nel corso dei secoli per controllare il loro piccolo vicino, il Lussemburgo ha spesso sanguinato abbondantemente. Ciò è stato particolarmente evidente durante l'offensiva delle Ardenne degli Alleati, quando un terzo di tutti gli edifici lussemburghesi è stato danneggiato o distrutto. Se il Lussemburgo ha un osso storico da masticare, è con i suoi vicini, non con la Russia. Lo stesso vale per il presente, dove il Lussemburgo è il secondo centro mondiale di fondi d'investimento (dopo gli Stati Uniti), il più importante centro bancario privato dell'eurozona e il principale centro europeo per le compagnie di riassicurazione.
Se il Lussemburgo vuole distruggere i suoi fragili vantaggi comparativi, lo sta facendo nel modo giusto, perché il fatto è che non solo la NATO sta conducendo una jihad finanziaria sulla Russia e su tutti gli altri Paesi che la NATO percepisce come ostili alle sue guerre di conquista, ma il piccolo Lussemburgo è la punta della lancia finanziaria della NATO. Se i cinesi, gli indiani, i singaporiani, i vietnamiti e gli altri asiatici che si occupano della gestione dei portafogli internazionali delle grandi aziende dei loro Paesi non sono consapevoli della potenziale aggressione del Lussemburgo nei loro confronti, dovrebbero, tanto per cominciare, essere licenziati in tronco.
Dico tanto per cominciare, perché Cina e Vietnam tendono ad avere modi infinitamente più solidi e permanenti per eliminare i banchieri e i gestori di portafoglio corrotti. Ma tali scelte sono, ovviamente, di competenza di coloro che gestiscono gli affari di quei Paesi, così come dovrebbero essere di competenza del popolo lussemburghese, che essi impongono al resto di noi.
Così come la Germania dovrebbe spiegarci perché ci ha appioppato quella imbecille della von der Leyen e l'Estonia dovrebbe spiegarci come e perché la moralmente sfiduciata Kaja Kallas è salita alla ribalta europea, anche il Lussemburgo dovrebbe spiegarci perché il noto ubriacone Jean Claude Juncker è diventato il capo dell'UE.
Per contro, non c'è davvero bisogno che l'UE spieghi ciò che l'esempio contrario dell'Ungheria di Viktor Orbán ha già spiegato. Infatti, l'antipatia, l'ignoranza e l'arroganza che sicari, sicofanti e parassiti vari dell'UE hanno costantemente mostrato nei confronti di Orbán è stata l'esatto contrario di come hanno trattato il lussemburghese Juncker.
Il problema di Orbán è che non sembra comprendere il ruolo delle piccole nazioni all'interno dell'UE, della NATO o di gruppi alleati come il FMI e la Banca Mondiale. Il compito di Paesi come lo Sri Lanka, il Lussemburgo, l'Ungheria e i loro equivalenti in Africa e in America Latina è quello di rifornire i signori del pallottoliere di Zio Tom per mandare avanti le loro truffe. Il ghanese Kofi Annan era, da questo punto di vista, un perfetto Zio Tom che Hollywood stessa sarebbe stata orgogliosa di scegliere dal coro. Sposato con i reali nigeriani prima e svedesi poi, Hollywood avrebbe potuto facilmente ingaggiarlo come attore di colore per recitare le battute che gli venivano assegnate, proprio come la NATO ha ingaggiato Stoltenberg o l'UE ha ingaggiato Juncker e, in effetti, proprio come l'ONU ha ingaggiato lo stesso Annan, zio Tom del Ghana.
Non che la NATO non abbia posti disponibili per altri burloni. Ecco il Times of Israel che scrive di come il detestabile francese Bernard-Henri Lévy stia combattendo “una battaglia solitaria per conto di un Israele solitario”. Tralasciando il fatto che questo falso filosofo ha “scherzosamente” invitato i musulmani francesi a organizzare giornate speciali per lapidare le persone e ridurle in schiavitù, questo vuoto contenitore della NATO è stato a lungo un critico della difesa della Siria laica da parte della Russia, nonché un apologeta impenitente dei jihadisti della NATO in Siria, mentre chiunque pensi che Israele sia solo non ha mai sentito parlare della NATO.
Non importa se sei un falso filosofo francese o un ubriacone lussemburghese, la NATO, l'UE e le loro agenzie di intelligence hanno un lavoro per te, così come hanno solo una spalla fredda per Orbán e una pallottola per lo slovacco Robert Fico. Sebbene la NATO e l'UE possano tollerare un certo rilassamento, non possono permettere a persone come Orbán, Fico o i loro equivalenti in altri Stati minori come la Serbia, l'Armenia e la Georgia di ottenere un'influenza significativa. Non sia mai che i portavoce di queste satrapie possano avere una mente propria.
Da un punto di vista manageriale, il modo migliore per gestire tutto questo è far sì che Zelensky e i suoi manager tassino i ricchi lussemburghesi e assumano i loro ubriaconi, degenerati e tossicodipendenti per dimostrare che le voci del piccolo Lussemburgo, dell'Estonia, del mondo accademico francese e della vox populi sono ascoltate. Per illustrare quest'ultimo punto, ecco un breve video del rapper britannico Lowkey (alias Kareem Dennis) che cita lo stesso, esiguo numero di colossi finanziari che finanziano attività apparentemente disparate come gli insediamenti israeliani in Cisgiordania e gli agitatori di strada britannici come Tommy Robinson. Le cifre che cita lasciano in ombra persino il contributo troppo generoso del Lussemburgo alla dipendenza da caramelle per il naso di Zelensky.
Alla luce di tutto ciò, si pone la questione di come far deragliare questo treno di prelievo parassitario e di come chiamare a raccolta queste sanguisughe che si nutrono di questa gigantesca mangiatoia.
Se poniamo il problema in questo modo, diventa evidente che una vittoria militare della Russia in Ucraina non sarà sufficiente a risolvere i problemi che sono alla base di questa guerra. Tuttavia, come dice il vecchio detto, quando Dio chiude una porta, sembra essere veloce ad aprirne un'altra che, in questo caso, prende la forma di esercitazioni militari congiunte tra Bielorussia e Cina vicino ai confini lituani e polacchi.
Dato che la piccola Lituania è stata la più aspra critica europea nei confronti della Cina, la presenza di truppe cinesi vicino ai suoi confini dovrebbe farla riflettere, a meno che non voglia mettere i soldi e gli uomini del Lussemburgo al posto della sua bocca troppo grande. Dato che il prossimo confronto della NATO con la Cina sarà principalmente marittimo, la piccola Lituania, forse con l'aiuto dell'esercito del piccolo Lussemburgo, forte di 939 uomini, può mostrare i muscoli e mettere in riga l'Esercito di Liberazione del Popolo Cinese, forte di 2,5 milioni di uomini, che Lukashenko potrebbe decidere di ospitare, se il Lussemburgo e la Lituania dovessero inasprire ulteriormente le cose.
Anche se le cose non andranno proprio così, questa è la logica destinazione finale del percorso che il lussemburghese Juncker, l'estone Kallas e il falso filosofo francese hanno tracciato per noi. Sebbene debba concludere dicendo che il piccolo Lussemburgo, la piccola Lituania e il piccolo filosofo francese (sic) Lévy dovrebbero prendere esempio dai libri di Orbán e Fico, la presenza dell'Esercito di Liberazione del Popolo Cinese in Bielorussia sottolinea quanto siano irrilevanti, a conti fatti, questi imbroglioni a pagamento.
Articolo originale di Declan Hayes:
https://strategic-culture.su/news/
Traduzione di Costantino Ceoldo