Guerra di valori e geopolitica tra Russia e Occidente

“In verità già siamo in guerra. Una guerra innescata dal conflitto tra due civiltà: la terra della civiltà, oggi rappresentata dalla Russia, e il mare della civiltà, ora rappresentato dagli Stati Uniti”. E’ il pensiero del politologo e scrittore russo Alexander Dugin, affidato alle pagine della rivista di geopolitica Katehon.

 

”E’ un conflitto che si ripete nella storia. Gli antagonisti sono due sistemi: l’uno si basa sul commercio, l’altro sul valore dell’uomo; così fu con Cartagine contro Roma, con Atene contro Sparta.In determinate epoche storiche questo conflitto raggiunge momenti di estrema tensione – spiega Dugin -. Siamo di nuovo in questa fase. Siamo sull’orlo della guerra, di una guerra fatale perché può diventare l’estrema battaglia delle nostre vite. I due grandi avversari – gli Stati Uniti e la Russia – sono potenze nucleari e una guerra tra loro è destinata a coinvolgere tutte le nazioni della Terra. Può determinare la fine dell’umanità. Questo, naturalmente, non è sicuro, ma non può essere affatto esclusa”.”E’ un grande conflitto che si svolge su più livelli – precisa il filosofo teorico della “quarta teoria politica”-.

Se sul piano spirituale è sempre evidente che l’equilibrio del potere non può che favorire chi è nel giusto, chi è fedele alla luce, a livello strategico può sembrare un po ‘ diverso. I ruoli nella guerra non sono simmetrici. La Russia è in una posizione più debole, ma sta cercando di riprendersi il suo status di attore globale. Intende ripristinare la sua potenza regionale e vuole esercitare liberamente la propria influenza in aree vicino ai suoi confini.Tuttavia ciò è inaccettabile per gli Stati Uniti, che, nonostante tutto, detengono l’egemonia globale e si rifiutano di perdere il potere monopolare di propria volontà”.

Il libro di Dugin sulla Quarta teoria politica (le altre tre, tutte fallimentari seocndo Dugin, sono il comunismo, il fascismo e il liberalismo) è stato tradotto in numerose lingue, italiano escluso.