Fattorie di troll americani, IA e Cyberwar (II)

25.03.2019

Nella prima parte [1], abbiamo esaminato alcune tecniche di manipolazione utilizzando l'intelligenza artificiale. Tuttavia, va notato che l'influenza più efficace è possibile solo con il coinvolgimento umano. In effetti, la cibernetica è essenzialmente un'interfaccia uomo-macchina, con le persone che solitamente definiscono gli obiettivi e svolgono l'analisi strategica.

Con questa interfaccia uomo-macchina, il trollare può essere utilizzato come elemento di influenza politica. Ma mentre il termine "troll" è comparso nel gergo degli hacker fin dagli anni '80, la frase “fabbrica di troll” è apparsa solo durante la rielezione di Barack Obama.

Le prime fabbriche di troll erano i super PAC americani. Si tratta di un fenomeno relativamente nuovo nella vita politica statunitense e PAC è un'abbreviazione per “Comitato di Azione Politica”. I comitati convenzionali esistevano prima, ma i super PAC iniziarono ad emergere nel 2010, quando la Corte Suprema degli Stati Uniti revocò le restrizioni alle spese per scopi politici [2].

A differenza dei comitati di azione politica convenzionali, che non possono accettare contributi oltre i 5.000 dollari da un singolo individuo e contributi da parte di società o sindacati sono illegali, i super PAC possono accettare contributi illimitati da chiunque. D'altra parte, i comitati convenzionali possono spendere denaro direttamente su un partito politico e il suo candidato, mentre i super PAC si occupano delle cosiddette “spese indipendenti”. Nella maggior parte dei casi, supportano indirettamente il candidato desiderato e si impegnano in contropropaganda contro il suo (o il di lei) avversario. In altre parole, portano avanti la propaganda occulta.

C'erano solo 83 super PAC registrati negli Stati Uniti nel 2010, ma nel 2016 questo numero è aumentato a 2.395 [3]! Questo dimostra chiaramente quanto sia interessante il vantaggio per imprese e gruppi di interesse degli Stati Uniti nell’influenzare “indirettamente” e nel manipolare la percezione pubblica.

Ed è proprio questi super PAC che il mondo deve ringraziare per aver coniato l'espressione “fabbrica di troll”.

Le ricerche precedenti sulle fabbriche di troll collegate agli Stati Uniti includono una presentazione nel 2012 [4] sull'organizzazione di un'efficace propaganda online legata alle questioni sociali da un consulente della California Dental Association e un libro del giornalista Sharyl Attkisson [5] pubblicato nel 2014 sui numerosi errori e scandali all'interno dell'amministrazione della Casa Bianca. Descrive le tattiche aggressive delle relazioni pubbliche e le minacce online usate contro Attkisson mentre cercava di condurre indagini indipendenti. Il flusso coordinato di insulti e accuse contro la giornalista le ha fatto svolgere un'ulteriore indagine, che ha portato alla conclusione che non erano opinioni emotive dei singoli cittadini, ma parte di una campagna pre-programmata.

È anche noto che un altro super PAC - American Bridge 21st Century, di proprietà di David Brock e che ha sostenuto la famiglia Clinton per molti anni - ha speso un milione di dollari per correggere i commenti degli utenti sui social media [6].

I media statunitensi si sono riferiti a questa iniziativa come un'operazione dei troll di Correct the Record [7], che è un ibrido di un super PAC e un comitato convenzionale.

È anche noto chi ha finanziato la fabbrica di troll di Brock [8].

Nel frattempo, il super PAC del senatore Jeb Bush Right to Rise USA è stato notato per il suo trollare aggressivo [9] contro il principale avversario di Jeb Bush, il senatore Marco Rubio. Un'indagine giornalistica rivelò in seguito che il super PAC di Jeb Bush era stato finanziato dai cinesi [10], il che causò uno scandalo.

Nel 2016, il Super PAC Great America PAC [11] è stato istituito per sostenere la campagna di Donald Trump. È stato fondato dal repubblicano Eric Beach, un esperto di marketing politico ed il suo più grande donatore è stato l'imprenditore americano-israeliano ed ex CEO della Marvel Entertainment Isaac Perlmutter. Il primo lavoro del super PAC è stata una pubblicità dal titolo “The Enemy” [12] con l'ex Navy SEAL Carl Higbie, che sfrutta la tragedia di Orlando sostenendo che, per proteggere gli interessi americani e combattere il terrorismo, è necessario votare per Trump.

L'avversario di Trump, Hillary Clinton, aveva anche il suo super PAC chiamato Priorities USA Action, sebbene sia stato fondato nel 2011 da due degli ex assistenti di Barack Obama, Bill Burton e Sean Sweeney, per sostenere la sua rielezione. Sono riusciti a raccogliere 60 milioni di dollari e quasi tutto è stato speso per i costi interni, secondo il rapporto della commissione sulle entrate e le uscite [13].

Il super PAC di Clinton ha finanziato una serie di messaggi pubblicitari contro Trump [14] su social media come Facebook, Instagram e Pandora.

I democratici sono stati aiutati nella loro lotta contro Trump da un altro super PAC, Women Vote! [15], che non ha attaccato solo Trump, ma anche gruppi conservatori contrari all'aborto e all'immigrazione clandestina.

I Super PAC usano ogni tipo di schema sia per raccogliere fondi che per spenderli. Prendiamo ad esempio le attività del rappresentante statunitense Seth Moulton, che si definisce un “nuovo democratico”. Moulton ha raccolto fondi per la sua campagna con l'aiuto di Bain Capital [16], una società di investimenti privata con sede a Boston. Ha anche il suo comitato - Serve America PAC [17] - che, secondo i dati ufficiali, aiuta i veterani ad essere eletti nel governo. L'anno scorso i criteri sono stati modificati ed ora le liste possono includere anche persone che occupavano altri posti nel servizio pubblico.

Ma mentre i super PAC si concentrano principalmente sulla cancellazione della competizione, trasmissioni esterne che gettano fango in altri Paesi e nei loro leader se non stanno seguendo la linea politica di Washington.

La sciarada della lotta contro le notizie false [fake news] e l'esposizione di manifestazioni di autoritarismo sono diventate il nuovo pretesto per le organizzazioni ombrello associate al governo degli Stati Uniti e alle forze di sicurezza e ai loro partner europei per lanciare progetti rilevanti.

Uno di questi progetti fu lanciato [18] da una sottodivisione del Consiglio Atlantico - il think tank della NATO - chiamato Eurasia Center. Che i fatti vengano manipolati è chiaro non appena il sito web carica.

Il video sulla home page del sito afferma: “Nel 2014 Putin ha invaso l'Ucraina. La prima annessione di territorio in Europa dalla seconda guerra mondiale.”

Ma tutti sanno che la prima annessione dopo il 1945 ebbe luogo nel 1989, quando la Repubblica Federale di Germania assorbì la Repubblica Democratica Tedesca. Non c'è stato alcun referendum sulla questione. La seconda annessione riguarda l'occupazione della provincia serba del Kosovo e Metohija. Questa operazione è stata effettuata da gruppi terroristici albanesi con il supporto di NATO, Stati Uniti ed Europa occidentale.

Il sito web è dedicato alla falsificazione dei fatti per accusare la Russia di condurre una guerra ibrida contro l'Europa.

Un'altra risorsa chiamata Polygraph [19] è rappresentata da un sito Web prodotto da Voice of America e Radio Free Europe.

Anche questi disinformatori non rifuggono dalla stampa di menzogne sfacciate: chiamando l'agenzia di stampa privata RIA FAN una filiale dell'agenzia di stampa statale Russia Today [20], ad esempio, affiliandola con l'Internet Research Agency, a cui si riferiscono come ad una “fabbrica di troll”.

Polygraph ha un sito separato in russo [21] che fornisce interpretazioni e confutazioni alternative da parte di funzionari del governo, burocrati e organismi ufficiali russi.

Dal 2012 la ben nota ONG Freedom House [22] pubblica relazioni sulla libertà di internet (la lista di sponsor del progetto include il Dipartimento di Stato americano, Google, Yahoo, Facebook e Twitter). Il Dipartimento di Stato americano ha bisogno di questi rapporti per le sue regolari accuse di libertà di parola e violazioni dei diritti umani.

Un progetto [23] analogo è stato persino lanciato sotto gli auspici dell'Unione Europea, sotto la supervisione dello European External Action Service East Stratcom Task Force.

Il Dipartimento di Stato americano ha istituito un Global Engagement Center, che ha ricevuto 40 milioni di dollari nel 2018 per lavorare con vari gruppi e ONG al fine di creare il contenuto giusto. Come dice il sito web del Dipartimento di Stato, il lavoro includerà “l'uso di tecniche innovative di messaggistica e di dati” [24].

A questo proposito, il sito di notizie alternative Moon of Alabama ha notato ironicamente nel febbraio 2018 che “la Fattoria di Troll del Dipartimento di Stato riceve un'enorme quantità di denaro” per combattere “l'intromissione russa” [25].

Quasi nessuno dei numerosi centri di analisi ha seriamente affrontato la questione della “interferenza russa”, comunque. Questa continua ad essere l’insieme di singoli accademici e ricercatori le cui opinioni tendono ad essere messe a tacere.

In questo senso, il professor Gerald Sussman della Portland State University ha notato in uno dei suoi articoli online [26] che il corrispondente del New York Times Scott Shane era uno dei pochi giornalisti dei principali media che affermava chiaramente che il rapporto dell'intelligence USA del 6 gennaio 2017 sull’ingerenza russa nelle elezioni americane non avesse fornito prove. Nello stesso articolo, Sussman cita il vicepresidente per la pubblicità di Facebook, Rob Goldman, il quale afferma che i russi non hanno acquistato pubblicità pro-Trump come sostenuto dai principali media americani.

Allora, qual'è il problema?

Secondo Whitney Phillips [27], è probabile che “nel panorama dei media digitali post-millennio degli Stati Uniti, i troll rivelino la linea sottile e talvolta inesistente tra il trollare ed i media corporativi e sensazionalisti. La differenza principale è che, per i troll, il trollare è un'attività di svago. Per i media aziendali, è una strategia aziendale.”

Quando il profitto, la concorrenza sleale e il perseguimento di mode a breve termine sono gli ideali, il trollare e la manipolazione di qualsiasi tipo continueranno a evolversi. Ci sono stati casi in cui piccoli gruppi di attivisti con obiettivi perfettamente ragionevoli hanno copiato la tattica [28] delle grandi corporazioni usando la tecnica dell'astroturfing, cioè la creazione artificiale dell'opinione pubblica.

Alla vigilia delle prossime elezioni presidenziali americane nel 2020, quindi, è logico presumere che i leader politici del Paese avranno gli stessi nemici di prima.

[1] https://www.geopolitica.ru/it/article/fattorie-di-troll-americani-ia-e-cyberwar-i
[2] https://ballotpedia.org/Super_PAC
[3] https://www.opensecrets.org/outsidespending/summ.php?chrt=V&type=S
[4] http://www.nnoha.org/nnoha-content/uploads/2013/09/Messaging-for-Fluoridation-and-the-Dental-Workforce.jacob_.pdf
[5] https://sharylattkisson.com/stonewalled-book/
[6] https://www.nydailynews.com/news/politics/king-hillary-clinton-paying-trolls-attack-people-online-article-1.2613980
[7] https://www.thedailybeast.com/hillary-pac-spends-dollar1-million-to-correct-commenters-on-reddit-and-facebook 
[8] https://www.investmentwatchblog.com/check-out-whos-funding-david-brocks-ctr-troll-farm/
[9] https://www.businessinsider.com/jeb-bushs-super-pac-trolls-marco-rubio-2015-10/
[10] https://theintercept.com/2019/03/11/intercept-investigation-leads-to-record-fines-over-foreign-campaign-contributions/
[11] https://www.greatamericapac.com/
[12] https://www.usatoday.com/story/news/politics/onpolitics/2016/06/20/pro-trump-super-pac-uses-orlando-attack-new-ad/86151950/
[13] http://docquery.fec.gov/pdf/195/12961202195/12961202195.pdf
[14] https://ballotpedia.org/Priorities_USA_Action
[15] https://womenvoteproject.org/
[16] https://www.huffingtonpost.com/entry/democratic-massachusetts-congressman-seth-moulton_us_5b36554fe4b007aa2f7f8062
[17] https://www.serveamericapac.com/
[18] https://disinfoportal.org/
[19] https://www.polygraph.info/p/5981.html
[20] https://www.polygraph.info/a/kremlin-linked-site-produces-fake-news/29301870.html
[21] https://www.factograph.info/
[22] https://freedomhouse.org/report-types/freedom-net
[23] https://euvsdisinfo.eu/
[24] https://www.state.gov/r/pa/prs/ps/2018/02/278851.htm
[25] https://www.moonofalabama.org/2018/02/state-department-troll-farm-receives-huge-cash-infusion.html
[26] https://www.counterpunch.org/2018/03/09/americas-troll-farm-media/
[27] https://www.scientificamerican.com/article/internet-troll-sub-culture-s-savage-spoofing-of-mainstream-media-excerpt/
[28] https://theintercept.com/2015/09/01/onion-farmers-letter-support-arctic-drilling-lifts-language-oil-lobby-group/

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Articolo originale di Leonid Savin:
https://www.geopolitica.ru/en/article/us-troll-farms-ai-and-cyberwar-ii
Traduzione italiana di Costantino Ceoldo – Pravda freelance