Corporazione del terrore = l'ordine degli assistenti sociali!?
È evidente che i servizi sociali svolgono un ruolo fondamentale nella società. Le persone sono stanchi dei lenti progressi e dei vergognosi servizi sociali. Le lamentazioni da parte dei cittadini verso i servizi sociali aumenta incessantemente. I servizi sociali e sanitari devono adattarsi sempre meglio alle esigenze dei bambini, delle donne, degli anziani e disabili. Per gli immigrati e gli stranieri, comunque, la cosa più importante sarebbe ottenere informazioni sui servizi sociali e conoscere i propri diritti. Non possiamo tollerare il fatto che persone che non hanno nessuna difficoltà spesso dipendano anche dai servizi sociali che accade durante i processi di separazioni e divorzi. Il governo si impegna a promuovere la qualità dei servizi sociali, cosa che purtroppo non sempre accade. Le autorità nazionali, regionali e locali devono pianificare in anticipo, in modo coordinato, come strutturare i servizi sociali per gestire meglio l'operato.
L'unica ricchezza a questo mondo sono i bambini, ma alcuni assistenti sociali lo capiscono nel senso stretto della parola. I bambini di oggi sono i benefattori dei servizi e delle case-famiglia ect., da loro dipende la sostenibilità dei servizi stessi. Molti bambini vengono affidati ai servizi sociali senza motivi. In qualità di delegato dell'associazione Olafa in questo campo, ricevo molte telefonate e ho avuto quindi occasione di parlare con alcune persone disperate che rappresentavano i genitori cui erano stati sottratti i bambini. In diverse occasioni la madre del bambino, illegalmente sottratto dalla famiglia a Torino, Alessandro Digiorgio, aveva cercato di raccontare al popolo come e quanto il suo marito condannato picchiasse il povero bambino e lei stessa. È stato sottolineato che i servizi sociali continuano favorire al padre violento, negando i diritti del minore. L'associazione Olafa è intervenuta per cercare di migliorare la situazione. Purtroppo ha scontrato un atteggiamento poco professionale e offensivo da parte dell'Ordine degli Assistenti Sociali Piemonte. L'Ordine A. S. della Regione Piemonte ha bloccato la corrispondenza ufficiale dell'associazione Olafa, mostrando l'alto livello del disprezzo e della negligenza. Capiamo persino che l'Ordine A.S. voglia proteggere una collega S.C., un piano in base al quale un gruppo fornisce protezione. L'Ordine dovrebbe adottare importanti decisioni per riparare agli abusi perpetrati dagli operatori.
Le vittime di orribili abusi sono spesso non protetti. Per questo occorre prevedere anche procedure per la promozione di ricorsi amministrativi e legali per i cittadini vittime di abuso dei servizi.
Il 16.09.2013 sospsiche.it ha pubblicato un articolo, la lettera di una ex assistente sociale: "Io sono una ex assistente sociale di Novara "assassinata" professionalmente dall'ordine più mafioso d'Italia, l'Ordine degli assistenti sociali del Piemonte, dopo aver raccontato in tre relazioni inviate alla procura di Torino nel 2009 una versione tutta diversa dalle indagini giudiziarie..."
Le autorità devono assicurare che tali servizi sociali effettivamente giovino all'interesse pubblico e alla coesione sociale.