BREXIT, Europa : intervista con Massimo Fini

22.06.2016
“Se la Gran Bretagna esce l’Europa ci guadagna, l’Ue a 27 non può reggere”. “Londra sempre stata più vicina agli Usa che all’Ue”. Il giornalista e intellettuale Massimo Fini offre la sua analisi riguardo o ai possibili scenari legati alla Brexit. 
 
Intervista di Marco Guerra per IntelligoNews
 
Secondo i sondaggi l'omicidio della parlamentare Cox sta influendo sul voto per l'uscita dell'Inghilterra dall'Unione Europea. Questo evento ad una settimana dal voto sembra arrivare in soccorso dei pro-Ue…
 
“Io non credo che l’omicidio della giovane deputata sia stato orchestrato da qualche potere per cambiare le intenzioni di voto. Tuttavia, certamente ha favorito coloro che vogliono rimanere in Europa, c’è una reazione emozionale. Per quel che mi riguarda se l’Inghilterra uscisse sarebbe meglio per l’Europa, d’altra parte Londra non ha mai fatto parte dell’Europa; gli inglesi sono legati a filo doppio con gli americani, quindi è una palla al piede il Regno Unito per l’Europa”.
 
 

La Brexit potrebbe essere uno scossone necessario per far cambiare rotta all’Ue?

 
“Difficile da pronosticare, credo che qualcosa potrebbe cambiare perché comunque è un fatto importante, anche se bisogna ricordare che la Gran Bretagna è nell’Ue ma non nell’Euro quindi non so quali contraccolpi reali ci sarebbero per gli assetti comunitari”.
 
Comunque andrà gli inglesi restano una delle popolazioni più nazionaliste e meno affezionate a questo modello d’Europa. Insomma non sono buone premesse per il processo di integrazione…
 
“E certo è quello che dicevo prima, l’Inghilterra è un’isola che è sempre stata se nella storia dell’Europa, caso mai è molto più legata agli Stati Uniti. Solo Hitler poteva credere che l’Inghilterra potesse essere un possibile alleato”.
 
Ci potrebbe essere un effetto domino dalla Brexit? Questo è il timore maggiore delle cancellerie europee?
 
“Certamente, dipende da quali Paesi se ne vanno… potrebbe significare persino la fine del progetto europeo, ma se uscissero alcuni paesi sarebbe pure meglio perché l’Ue a 27 non è reggibile. Bisogna anche riflette sul fatto che singole nazioni europee non possono reggere contro i grandi potentati come Usa, Cina e India. Quindi l’idea di un Europa unita rimane giusta è che sarebbe necessario raggiungere un’unità politica ma questo è difficile perché dirigenze nazionali fanno muro visto diventerebbero meno importanti”.
 
Questo porterebbe alla scomparsa delle classi dirigenti nazionali…
 
“E’ quello che pensavano Bossi e Miglio nel ’90, cioè un Ue politicamente unità non sarebbe stata più quella delle nazioni ma quella delle macro regioni che si sarebbero unite senza gli schemi degli Stati nazionali, era un disegno coerente con il progetto federalista. Un po’ vedevano troppo lontano…ad ogni modo non mi pare che si riesca ad andare verso un’Europa unita politicamente”.
 
Cosa pensa della propaganda che continua a prospettare peste e morte rispetto ad un’eventuale uscita del Regno Unito dall’Ue?
 
“Io questa peste e morte non la vedo, ripeto l’Inghilterra fa caso a se, quindi è una propaganda che serve più che altro tenere unita l’Ue”.
 
Anche molti economisti dicono che in realtà cambierebbe poco…
 
“Ma si gli inglesi non sono nell’Euro, non penso che accadrebbero grandi stravolgimenti”.
 
Chi ci guadagnerebbe di più? La Germania?
 
“Ma penso proprio di sì, anche se credo che sia inutile discutere il primato della Germania perché l’Europa si unisce solo se si compatta intorno alla Germania, è inutile negare la realtà dei fatti”.
 
La nazione guida è quella…c’è poco da fare?
 
“Secondo me si, Hitler ha fatto perdere solo 70 anni alla Germania e all’Europa”.